Verona, fermato per un controllo antidroga aveva Kalashnikov, mitra e pistola nella custodia della chitarra.
Lo fermano per un controllo antidroga, e gli trovano nella custodia della chitarra armi da guerra: un Kalashnikov, un mitra e una pistola. Nell mattinata del 13 ottobre i militari di Caprino Veronese hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano, P.L. di anni 55 residente a Verona, trovato in possesso di un fucile d’assalto automatico AK 47, noto come Kalashnikov, un altro fucile d’assalto automatico di fabbricazione est europea e una pistola Beretta semiautomatica.
I carabinieri avevano messo nel loro mirino, per un possibile traffico di stupefacenti, alcuni soggetti residenti in Valpolicella e zone limitrofe. L’indagine svolta tramite servizi di osservazione e pedinamenti permetteva di individuare un personaggio residente a Verona ritenuto uno dei principali protagonisti del traffico di droga.
Proprio in occasione di uno di questi servizi di controllo, svolto nella mattinata del 13 ottobre, l’uomo veniva notato aggirarsi a bordo del proprio ciclomotore con fare alquanto sospetto tra le vie del Villaggio dell’Oca Bianca. Verso le ore 9.30 dello stesso giorno, mentre transitava lungo via Enna, P.L. veniva fermato e sottoposto a controllo. Alla richiesta dei carabinieri se fosse in possesso di sostanza stupefacente l’uomo consegnava spontaneamente una piccola quantità di cocaina.
A questo punto scattava la perquisizione personale, estesa anche al motoveicolo. L’operazione portava al rinvenimento, all’interno di una custodia per chitarra mantenuta dal conducente appoggiata tra le gambe sul telaio del motociclo, delle armi, sulla cui provenienza P.L. non dava spiegazioni convincenti, affermando di aver trovato la custodia poco prima dentro un cassonetto, e di non sapere cosa vi fosse custodito all’interno.
P.L. veniva quindi accompagnato presso la caserma di Caprino Veronese. Da qui il sostituto Procuratore della Repubblica di Verona ne disponeva l’accompagnamento al carcere di Montorio in attesa dell’udienza di convalida fissata per la mattina del 15: al termine della stessa il Gip convalidava l’arresto di P.L. e disponeva la sua custodia cautelare in carcere. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Verona stanno proseguendo al fine di individuare la reale provenienza delle armi sequestrate, tutte in perfetta efficienza e munite di munizionamento, e accertare l’eventuale possibile utilizzo delle stesse in precedenti fatti criminosi.