Conto alla rovescia per i lavori al quartiere Saval: si combatte l’isolamento sociale creando spazi comuni.
Iniziano i lavori di ristrutturazione dell’ex Casa colonica al quartiere Saval: approvato il progetto definitivo. Entro l’estate, si darà il via al recupero dell’edificio in via Marin Faliero, circondato da un’area verde di circa 2 mila metri quadrati e anch’essa interessata dalla riqualificazione.
Spazi multifunzionali e flessibili per il quartiere, dove offrire anche servizi innovativi come una foresteria per il cicloturismo e un’officina per la riparazione dei mezzi. Non solo biblioteca e parco giochi, ma anche un infopoint di zona, un’area di comunità fruibile come bar e la presenza di professionisti per lo sviluppo di nuove attività associative e imprenditoriali.
L’obiettivo dell’intervento è restituire centralità all’ex Casa colonica concretizzando così il percorso partecipativo già avviato con cittadini, residenti e associazioni. Una finalità in linea con la “mission” del progetto S.T.E.P.S., finanziato dall’Unione Europea, per fornire risposte alla sfida demografica in atto, agendo sul fenomeno della solitudine nella terza circoscrizione, la più popolosa di Verona.
L’intervento al Saval.
I lavori, con inizio da questa estate, riguarderanno il rinforzo e il consolidamento per la messa in sicurezza dell’edificio, la realizzazione di una nuova copertura e la ristrutturazione di tre spazi al piano terra che saranno i primi ad essere fruibili. Il secondo passaggio riguarderà invece la ristrutturazione del secondo e terzo piano, dove potrà trovare spazio anche una foresteria in risposta all’aumento del cicloturismo, che oggi può contare sulla nuova pista ciclopedonale Saval – San Zeno.
“Un intervento richiesto da tempo dai residenti della zona“, sottolinea il sindaco Sboarina, “che finalmente potranno vedere recuperato ed utilizzabile uno luogo che per anni hanno visto chiuso al centro del quartiere Saval. E’ per me una grande soddisfazione annunciare oggi l’avvio dei lavori, che con l’estate porteranno all’avvio della prima fase di intervento. Con la riqualifica della Casa del Saval, infatti, si concretizza un importante progetto di rigenerazione urbana e comunitaria, volta sia al recupero dello stabile ma anche al sostegno sociale per accrescere le relazioni fra i cittadini, trasformando lo stabile in un punto di aggregazione multifunzionale”.
Il progetto europeo per combattere l’isolamento sociale.
“Un risultato frutto di un ampio lavoro di squadra, che ha portato alla concretizzazione di un progetto di recupero atteso da decenni nel quartiere del Saval“,ha detto Zanotto. “Con l’estate prenderanno avvio i lavori per il consolidamento dello stabile, che ci permetteranno di concentrarci, come previsto in questo primo lotto d’intervento, sulla realizzazione degli spazi al pianoterra”.
“Tagliamo oggi idealmente il nastro dell’intervento alla Casa del Saval”, evidenzia l’assessore Toffali, “prima parte di un più ampio programma di intervento collegato al progetto S.T.E.P.S., finanziato dall’Unione Europea, per fornire risposte alla sfida demografica in atto, agendo sul fenomeno della solitudine nella Terza Circoscrizione, la più popolosa di Verona. Il costo per la realizzazione del lotto 1, circa 1 milione 400 mila euro, è stato infatti finanziato per 700 mila euro grazie ai fondi europei, e per la restante parte con risorse messe a disposizione dal Comune. L’area rientra nei parametri del bando e soprattutto rispecchia il proposito principale del piano S.T.E,P.S., che è quello di accrescere l’aggregazione, soprattutto per i giovani e gli anziani”.