La presentazione dell’Estate Teatrale Veronese.
Un intreccio indissolubile. Teatro, danza e musica tornano al Teatro Romano di Verona per la 76a Estate Teatrale Veronese. Grande protagonista Shakespeare con i suoi testi più celebri: Amleto, Romeo e Giulietta, Sogno di una notte di mezza estate. Dal 21 giugno al 20 settembre il Festival porta a Verona tre mesi di eventi con 15 prime nazionali e 7 coproduzioni. Ben52 serate di spettacolo dal vivo. Novità 2024 sarà il ritorno dei grandi allestimenti shakespeariani e classici, firmati da registi di fama nazionale e internazionale. E ancora le sonorità del mondo, con un tocco al femminile, e la centralità delle nuove generazioni, con il terzo atto del progetto su Romeo e Giulietta. Grande attenzione anche per gli artisti del territorio, nel teatro come nella danza.
L’Estate Teatrale Veronese 2024 completerà il fortunato triennio della rinascita, firmato dal direttore artistico Carlo Mangolini. Un ritorno alla normalità post pandemia. Dopo gli anni faticosi della SEMINA (2022) e quelli esaltanti della FIORITURA (2023), la stagione approda finalmente al meritato RACCOLTO. Innesti tra classico e contemporaneo permetteranno di abbandonare le forme sceniche monologanti e gli allestimenti ridotti, a favore di compagnie numerose e di regie di qualità.
Gli artisti.
Il programma della settantaseiesima edizione, la quinta firmata dal direttore artistico Carlo Mangolini, vedrà sul palcoscenico del Teatro Romano, per la sezione teatro, alcuni tra i migliori attori italiani del momento come Francesco Montanari, Lodo Guenzi, Francesco Acquaroli, Federica Rosellini, Arianna Scommegna, Sara Putignano e l’eterno Franco Branciaroli, ma anche registi di primo livello quali Filippo Dini, Paul Curran, Serena Sinigaglia, Veronica Cruciani, Davide Sacco e Paolo Valerio. Ad accendere la musica saranno, invece, Vinicio Capossela, Mario Biondi, Elio e le storie tese, Paolo Fresu, Uri Caine, Jan Garbarek, Fatoumata Diawara, Ana Carla Maza e Marisa Monte. Infine, per la danza la compagnia COB Opus Ballet con un nuovo allestimento shakespeariano firmato da Davide Bombana, Chiara Frigo con un inedito progetto di comunità e l’immancabile energia dei Momix.
Le locations.
Come un raccolto abbondante, ricco di tanti sapori, il programma del festival andrà ad abitare luoghi suggestivi di una Verona tutta da scoprire, nella sua folgorante bellezza, fatta di spazi ampi ed accoglienti ma anche di un’inedita intimità. Protagonisti alcuni preziosi compagni di viaggio, che hanno scelto di condividere con la direzione artistica altri sguardi e nuove visioni. Un Festival che prova a sorprendere, puntando sulla qualità degli interpreti e sulla forza evocativa degli allestimenti scenici, per consolidare il coinvolgimento degli spettatori, veronesi e non, con l’intento di rilanciare appieno l’incanto dello spettacolo dal vivo attraverso un fertile dialogo tra le arti. Al Teatro Romano, sede storica del Festival, si affiancheranno il Bastione delle Maddalene e l’intero Quartiere di Veronetta, suggestive location che ospiteranno progetti legati al teatro contemporaneo. Dopo il successo dello scorso anno si rinnova la centralità del Bardo sia nella danza che nella sezione internazionale del Verona Shakespeare Fringe, realizzato in collaborazione con il Centro Skenè dell’Università di Verona e il Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale. In agosto, al Camploy arriveranno prestigiose realtà provenienti da tutto il mondo.
Teatro.
La programmazione dedicata al teatro si suddivide in due sezioni: il FESTIVAL SHAKESPEARIANO, nucleo centrale del cartellone, frutto di un impasto di codici che rimettono al centro la scrittura originale, anche in dialogo con la musica e la danza, puntando tutto sul teatro di regia e sulla sezione internazionale del Verona Shakespeare Fringe; e poi il SETTEMBRE CLASSICO, la parte del calendario dedicata al teatro antico, che quest’anno si arricchisce di un altro titolo e rilancia anche il teatro goldoniano.Progetto fondativo e anima primigenia dell’Estate Teatrale Veronese il FESTIVAL SHAKESPEARIANO tornerà ad abitare il Teatro Romano, e per la prima volta il Bastione delle Maddalene, con cinque titoli di cui tre presentati in prima nazionale.