Verona, riecco i furbetti della patente: due colti sul fatto, uno finisce al Pronto soccorso con l’auricolare infilato nell’orecchio.
Riecco i furbetti della patente: individuati oggi, giovedì 23 maggio, alla Motorizzazione, un 21enne, residente nel veronese, e un 32enne. Uno alla vista degli agenti si è infilato nell’orecchio l’auricolare. E si è reso necessario l’accompagnamento al pronto soccorso di Borgo Trento per la sua estrazione da parte di un medico otorinolaringoiatra.
Sono stati segnalati alla Procura della Repubblica per falsità ideologica e per la falsa attribuzione di lavori altrui da parte di aspiranti al conferimento di titoli abilitanti. I costi per l’assistenza tecnologica vanno dai 1.000 fino ai 4.000 euro. Un fenomeno in aumento perché, come dichiarato dai candidati, è semplice farsi assistere da gruppi criminali operanti in molte province.
“Rinnoviamo l’appello ai Ministeri dei Trasporti e della Giustizia – dichiara il comandante della polizia locale Luigi Altamura –, fatto alcuni mesi fa ma non ancora ascoltato. Affinché siano adottate nuove norme rispetto a quella di un secolo fa che oggi vengono applicate e che si introducano aggravanti specifiche per il reato di truffa, per permettere anche l’arresto in flagranza di reato, ora non previsto. Ne va della sicurezza stradale e della pubblica incolumità, considerato la vastità del fenomeno a livello nazionale.
Vanno presentati appositi emendamenti al ddl del nuovo codice della strada in discussione in queste ore in Commissione lavori pubblici al Senato. Altro appello lo lanciamo a quelle scuole-guida che iscrivono candidati che non hanno mai frequentato i corsi e che non accertano la corretta preparazione all’esame scritto. Occorre la massima vigilanza anche da parte loro”.