Caro affitti a Verona e in regione, i comuni del Veneto riuniti per far fronte all’emergenza sfratti.
Emergenza sfratti e caro affitti a Verona e in Veneto, sono migliaia le famiglie in Regione che rischiano di rimanere senza contributi. Gli assessori con delega sulla casa Luisa Ceni di Verona, Matteo Tosetto di Vicenza, Francesca Benciolini di Padova e Mirella Zambello di Rovigo, riuniti in videoconferenza, hanno condiviso una forte preoccupazione per i propri quattro territori comunali. Durante l’incontro, avvenuto dopo la riunione organizzata a Mestre dalla Regione del Veneto e dall’Anci Veneto, gli assessori si sono confrontati sulla pressante fragilità sociale e la tenuta economica di molte famiglie.
La scarsissima disponibilità di immobili privati concessi in locazione nel mercato libero, la carenza di finanziamenti specifici per la ristrutturazione del patrimonio residenziale pubblico, la carenza di una programmazione regionale sull’argomento, sono stati i maggiori temi toccati.
Migliaia i nuclei familiari a rischio.
Gli assessori auspicano che la Regione del Veneto assuma una forte presa di posizione verso il Governo, chiedendo che venga urgentemente rifinanziato il Fondo Sociale Affitti. Mancando quasi 3 milioni e mezzo di euro rispetto a quanto erogato nel 2022, la previsione è che circa 5000 nuclei famigliari delle quattro città non ricevano nel 2023 il contributo per far fronte a morosità provocate da temporanee difficoltà economiche.
Considerato inoltre che nel solo 2022 le nuove procedure di sfratto nei quattro capoluoghi sono state oltre 500, se tali contributi non saranno garantiti non si potrà intervenire con tempestività in aiuto di chi è in difficoltà e si rischierà di appesantire ulteriormente la situazione.
Bigon: “La Regione copra con fondi propri i tagli del governo”.
Sull’argomento interviene anche la consigliera regionale Pd Anna Maria Bigon: “I dati che vedono Verona come prima provincia per numero di provvedimenti di sfratto in Veneto rivelano uno scenario generale allarmante. A fronte del quale non solo il governo ha tagliato i fondi per le locazioni, ma anche la Regione non muove foglia, non aumentando di un centesimo le risorse per i sostegni alle fasce più deboli. La Regione copra con risorse proprie i tagli decisi dal Governo”.