Emergenza freddo a Verona, sono in tutto 287 i posti letto a disposizione di chi dorme in strada: già tutti occupati.
Emergenza freddo a Verona, pronti altri 16 posti letto. In corrispondenza del repentino calo delle temperature degli ultimi giorni il Comune di Verona, in collaborazione con il privato sociale, è riuscito a mettere a disposizione 16 ulteriori posti letto per l’accoglienza dell’utenza maschile, che rafforzano la disponibilità dei 271 posti letto messa in campo con il Piano di intervento 2023/2024.
Le attività di supporto realizzate dal Comune di Verona per la stagione invernale 2023/2024 non si fermano mai e continuano ad implementare i servizi messi a disposizione in favore di quanti dormono in strada.
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Dove sono i nuovi posti letto.
Ai 271 posti letto messi a disposizione sul territorio cittadino per l’inverno 2023/2024 si sono aggiunti in queste ultime ore, in concomitanza con il calo repentino delle temperature, ulteriori 16 posti letto per l’accoglienza dell’utenza maschile, già occupati da quanti ne avevano avanzato richiesta.
I nuovi posti sono collocati: 9 all’asilo Camploy – gestione Coop. Comunità dei Giovani; 5 alla Casa Accoglienza Coop. Il Samaritano; 1 all’Associazione Casa Nostra; 1 alla Parrocchia del Saval.
“L’amministrazione è costantemente impegnata – spiega l’assessora alle Politiche sociali Luisa Ceni – per ampliare il più possibile le disponibilità di posti letto. Con la preziosa collaborazione di tutti i rappresentanti dei servizi istituzionali comunali, Ulss 9, agenzie del privato sociale e associazioni cittadine interessati dalle attività di assistenza in supporto al Comune. Siamo in contatto con la Protezione civile e ci siamo attrezzati per poter dare ulteriori 16 posti letto di emergenza. E rispondere così alle persone che purtroppo dormono per strada. Ricordo che Verona è fra le città con il maggior numero di posti letto per l’emergenza freddo in rapporto alla popolazione residente. Nessuno deve restare indietro e l’attenzione sul disagio sociale resta alta”.
Ad oggi sono complessivamente 287 (271 + 16) i posti letto messi a disposizione sul territorio cittadino, attualmente tutti occupati, per accogliere uomini e donne che versano in grave stato di difficoltà, privi di dimora e in strada. Già da inizio inverno rafforzate le disponibilità di letti con quasi 80 posti ulteriori.
PIANO D’INTERVENTO: STRUTTURE E POSTI MESSI A DISPOSIZIONE.
Utenza maschile.
In totale sono stati messi a disposizione 177 posti letto, 100 per l’accoglienza “ordinaria” e 77 per aggiuntivi per il periodo invernale. Oltre ai 52 posti negli asili notturni cittadini Camploy e via Fedeli, e i 45 messi a disposizione da ”Il Samaritano” (30 presso “Casa Accoglienza” e 15 presso “Locanda”), ne saranno messi a disposizione ulteriori 77.
Utenza femminile.
Accanto alla gestione ordinaria di 10 posti all’asilo notturno di via Molise 17/M, saranno messi a disposizione 3 posti a La Casetta della Ronda di via Agrigento 10 e 2 alla Casa della Giovane. Si confermano infine i servizi di accoglienza residenziale, attivati in convenzione con enti del privato sociale cittadino, per un totale di 79 posti (di cui 70 maschili e 9 femminili).
Altri servizi.
Oltre ai posti in accoglienza, continuerà a funzionare il sistema delle mense gestite dal privato sociale. Agli ospiti degli Asili Notturni continuerà ad essere garantita la cena come nel periodo ordinario. Inoltre, l’Unità di Strada continuerà a svolgere l’azione di controllo e monitoraggio del territorio per attivare la messa in sicurezza delle persone in strada più vulnerabili. Grazie anche al consolidato coordinamento delle azioni realizzate dalla Polizia locale e dall’Associazione Ronda della Carità.
Per la prima volta attivo per la stagione invernale anche il servizio di Pronto Intervento Sociale per i casi in emergenza, che svolge un ruolo fondamentale su attivazione delle Forze dell’ordine per le persone in strada, soprattutto minori e donne con minori. Nel corso di questa stagione invernale, infine, è stata attivata la distribuzione, grazie ai fondi FEAD, di beni materiali di prima necessità quali coperte, kit per l’igiene personale, biancheria intima e calzature, per il tramite dei diversi enti che svolgono attività di erogazione servizi docce e interventi di bassa soglia.