Addio a Elena, la “mamma” speciale dei piccoli malati oncologici di Verona, era l’anima di Abeo.
Elena Travenzolo è scomparsa a causa di un tumore fulminante: colonna portante di Abeo, era la “mamma” speciale dei piccoli malati oncologici di Verona. Un destino beffardo ha voluto che fosse proprio un fatale tumore ai polmoni a portarla via in poco tempo, lasciandoci a 59 anni. Il suo male oscuro è stato scoperto alla vigilia di Natale. Nonostante tutto, nulla le ha impedito di organizzare una grande festa alla fiera di Verona per scambiare gli auguri di Natale con i “suoi” bambini e le loro famiglie.
Aveva organizzato tutto nei minimi dettagli. Dal cibo prelibato preparato dal vicepresidente e fondatore di Abeo, Piero Battistoni, proprietario e chef del Calmiere, insieme al suo staff, fino all’arrivo di Babbo Natale. Aveva fatto venire anche le mascotte Baldo e Pradavella, Prezzemolo e i giocatori del Verona Volley. Una serata speciale come lei, piena di giochi e allegria insieme ai “clown” volontari negli ospedali. Una festa perfetta, proprio come era lei nel dedicarsi a queste creature.
Elena ci credeva così tanto che, quando era assieme ai suoi angeli, non vedeva altro. Dovevi chiamarla mille volte prima che ti rispondesse, tanto era concentrata su di loro. Diceva in continuazione: “Ogni obiettivo è indirizzato al bene dei bambini”. Per le persone di Abeo, l’Associazione del Bambino Emopatico Oncologico, Elena era una dispensatrice di felicità e sorrisi. Ma a non sorridere più è proprio lei. Grazie Elena, per tutto quello che hai fatto.