Stadio Bentegodi: Daspo e questione droga, i provvedimenti della Questura di Verona.
Pioggia di Daspo dopo gli scontri per Hellas Verona – Napoli, e indagine sullo spaccio di droga all’interno dello stadio, giro di vite della Questura di Verona sulla questione Bentegodi.
Sono 54 i provvedimenti adottati nei giorni scorsi dal Questore di Verona per gli scontri tra tifosi veronesi e partenopei prima, durante e dopo l’incontro Hellas – Napoli disputatosi lo scorso 21 ottobre. In particolare, 32 i Daspo emessi nei confronti dei sostenitori della squadra partenopea che, prima dell’inizio dell’incontro, si sarebbero resi protagonisti degli scontri avvenuti con un gruppo di ultras veronesi all’esterno del parcheggio ospiti. Sette, invece, i provvedimenti adottati per lo stesso motivo nei confronti dei tifosi gialloblù; 4 i destinatari della ex Jugoslavia.
Due, ancora, i Daspo per altrettanti sostenitori veronesi che, nel corso della partita, avrebbero – l’uno – spintonato e costretto un supporter napoletano a lasciare il posto a lui assegnato e – l’altro – lanciato una birra. Con ciò danneggiando il computer di un esponente dello staff dell’Ufficio Stampa del Napoli. Nove, infine, gli ultras partenopei destinatari di altrettanti Daspo per le violenze perpetrate ai danni delle forze di polizia e dei tifosi locali al termine della partita. Uno di questi, in particolare, nell’occasione era stato trovato in possesso di un coltello a serramanico all’interno del minivan che stava conducendo.
Dieci fogli di via.
A gravare ulteriormente su alcuni dei tifosi napoletani colpiti da Daspo, alla luce del loro profilo criminale, il Questore ha emesso, ancora, dieci fogli di via obbligatori con i quali sarà loro interdetto di fare ritorno nel Comune di Verona. Chiusa questa prima tornata di provvedimenti, sono ora in valutazione le posizioni di oltre 50 tifosi per ulteriori episodi di violenza o illegalità. Episodi registrati sia al termine della partita Hellas – Napoli, sia in occasione dell’incontro di calcio Hellas Verona – Monza per comportamenti agiti all’interno, nei pressi o in ragione dello Stadio.
La questione droga allo stadio Bentegodi.
Il 30 agosto la polizia di Stato veronese ha dato esecuzione a 12 misure cautelari nei confronti di persone ritenute responsabili di detenzione ai fini di spaccio di cocaina all’interno dello stadio Bentegodi e dell’omonimo bar di piazzale Olimpia, storico ritrovo della tifoseria ultras dell’Hellas Verona, che, per tale motivo, è stato poi chiuso per 30 giorni.
“Un’operazione di grande rilievo che ripropone il rischio di curve protese all’appropriazione del territorio ed alla esclusione del controllo dello Stato. Ultrà non è sinonimo di illegalità ed è necessario stimolare la sensibilità dei Club nel lavoro con i tifosi anche rispettando spazi di colore e passione”, aveva dichiarato – in sede di conferenza stampa – il Questore anticipando i punti cardine della strategia “a tutto campo” messa a punto già dai primi giorni di settembre.
A seguito di un incontro tenutosi in Lungadige Galtarossa, Questore, sindaco, presidente e direttore generale dell’Hellas Verona, hanno messo in campo un gruppo di lavoro. Con l’obiettivo condiviso di contemperare spazio alla legalità e al dialogo con i tifosi.
Davanti a tifosi, appassionati e giocatori, sono stati gli studenti del Liceo Classico Educandato Statale agli Angeli e dell’Istituto San Micheli a farsi promotori di un messaggio di legalità: “L’unico che può usare le mani è il portiere” e “Con la gentilezza nel cuore non esiste colore” gli slogan con cui le ragazze ed i ragazzi hanno occupato gli spalti del Bentegodi in occasione degli incontri “Hellas – Atalanta” e “Hellas Napoli”.
Le indagini.
Al termine di mesi di indagine, sono 204 le sanzioni per violazione del Regolamento d’uso dell’impianto per un totale di 34mila euro; 119 i destinatari di sanzioni per assunzione di droga. E 75 i destinatari del “mancato gradimento” da parte della Società Hellas Verona per essere risultati, nel corso delle indagini, a vario titolo consumatori o spacciatori di sostanze stupefacenti all’interno dello Stadio. Cinque i Daspo (Divieti di accesso alle manifestazioni sportive) emessi e altrettanti i Dapes (Divieti di accesso ai pubblici esercizi) ai locali posti nelle immediate vicinanze dello stadio.