L’attacco degli hacker russi, nel mirino anche il sito di Acque Veronesi.
Ieri mattina, lunedì 17, il sito di Acque Veronesi avrebbe subito un attacco hacker, compromettendo temporaneamente l’accesso ai suoi sistemi online. L’azione, riconducibile al collettivo filorusso NoName057(16), ha preso di mira diverse infrastrutture digitali italiane, come società di gestione idrica e aziende di trasporto pubblico.
Gli hacker hanno sferrato un attacco DDoS (Distributed Denial of Service), un metodo che sovraccarica i server con traffico artificiale fino a renderli inaccessibili. Fortunatamente, non si è verificata alcuna compromissione dei dati sensibili né danni permanenti ai sistemi.
Motivazioni.
Il gruppo NoName057(16) è noto per le sue operazioni contro le nazioni che supportano l’Ucraina nel conflitto con la Russia. Attraverso Telegram, gli hacker hanno ribadito la loro ostilità verso le politiche italiane, citando le recenti dichiarazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella come ulteriore motivo di ritorsione.
I presunti responsabili.
Attivo dal 2022, NoName057(16) è un collettivo che utilizza attacchi DDoS per paralizzare le infrastrutture critiche di governi e aziende occidentali. Il loro obiettivo è quello di destabilizzare i servizi essenziali e generare caos, operando in sinergia con altri gruppi hacker filorussi. Il settore idrico, così come quello dei trasporti e delle telecomunicazioni, a quanto pare, rientra tra i loro bersagli privilegiati.