Il Comune chiede la presenza di Dia e Dda a Verona. Nel 2021 84 arresti per controllo di attività imprenditoriali da parte della mafia.
Per contrastare la mafia e la criminalità organizzata, Verona chiede l’istituzione di una sezione operativa della Direzione investigativa anti mafia e il distacco presso la Procura della Repubblica di Verona di un magistrato della Direzione distrettuale anti mafia (Dda) presso il tribunale di Venezia. L’amministrazione coinvolgerà gli organi di governo e i parlamentari veronesi per finalizzare la richiesta.
“L’amministrazione auspica che gli intenti, al di la del colore politico “, dichiara a margine della giunta l’assessora alla Sicurezza Stefani Zivelonghi, “possano convergere per portare a Verona i presidi forti per un efficace contrasto della criminalità organizzata. Auspicio che trova il consenso delle stesse Forze dell’Ordine. Ci auguriamo quindi che i parlamentari veronesi si attivino in tale direzione, visto che la finalità ultima è il bene della città, e che di conseguenza il governo accolga la richiesta”.
Nel 2022 ulteriori 15 arresti nell’operazione “Appalti rete ferroviaria italiana”.
Il Comune di Verona è socio di Avviso pubblico, la rete di enti locali che si impegna per promuovere la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile, uno strumento che aiuta a portare avanti la cultura della legalità, del rispetto delle regole e della lotta ad ogni tipo di mafia. Che il territorio veronese non sia esente dalla presenza di infiltrazioni mafiose e di frange della criminalità organizzata lo certificano dai numeri riportati dall’Osservatorio civico legalità di Verona per il 2021, che riassume le notizie di cronaca apparsi su questi temi.
Da tale studio risulta che: sono 19 gli arresti effettuati nel 2021 dalle Forze dell’Ordine contro reati di attività illecite imprenditoriali, estorsioni, trasporti di merce, fallimenti fraudolenti, usura e false acquisizioni societarie; 54 gli arresti per usura e reati finanziari; 25 per evasione delle imposte, fatture false, riciclaggio e auto riciclaggio; 5 riconducibili all’Ndragheta per possesso di bombe a mano e armi da guerra, ben 84 gli arresti per controllo di attività imprenditoriali da parte di clan mafiosi.
L’aggiornamento al 2022 riporta ulteriori 15 arresti nell’operazione “Appalti rete ferroviaria italiana” per i reati di associazione a delinquere, fatture false, bancarotta, somministrazione illecita di manodopera, 3 arresti per pagamenti gonfiati e 2 per fatture di operazioni inesistenti.