Criminalità in aumento a Borgo Roma, la conferenza stampa e la raccolta firme dei residenti: “La situazione è insostenibile”.
Una conferenza stampa per discutere del crescente problema di criminalità a Borgo Roma: l’incontro, a cui erano presenti il deputato di Forza Italia Flavio Tosi, la capogruppo di Fare! Patrizia Bisinella, il coordinatore cittadino Simone Meneghelli, il presidente e la consigliera della quinta circoscrizione Raimondo Dilara e Federica Marchiotto e un foltissimo gruppo di residenti, si è svolto proprio tra via Calvi e via Volturno, luogo noto alle cronache delle ultime settimane per i continui episodi di violenza, aggressioni agli anziani e accoltellamenti.
“Non sappiamo più cosa fare”, raccontano i residenti, “abbiamo segnalato i problemi più di una volta ma senza ottenere risposta”. La conferenza stampa è stata anche l’occasione per lanciare la raccolta di firme su volontà dei residenti che verrà sottoscritta nei prossimi giorni in tutto il quartiere.
“I cittadini sono stremati”, spiega Simone Meneghelli, “ormai dopo le 9 di sera nessuno ha più il coraggio di uscire di casa, le persone si trovano nelle abitazioni gli uni degli altri per paura di stare fuori o rimanere da soli. Del resto ogni settimana in questa zona vengono segnalati risse tra gruppi di persone senza fissa dimora che stazionano ubriachi nella piazzetta e nei giardini e che arrivano addirittura a risse con accoltellamenti, la situazione non è più sostenibile.”
“Gang di quartiere sempre più spietate”.
Risultano anche nuove modalità di rapina: “Le gang di quartiere sono sempre più spietate: ragazzi che investono di proposito gli anziani con il monopattino per poi rapinarli, come successo al parco S.Giacomo, e poi scippi, risse con coltelli”, dice Flavio Tosi. “Il sindaco deve prendere provvedimenti e interfacciarsi con decisione con la Prefettura per trovare una soluzione.”
“Sarà nostro impegno portare le istanze dei cittadini, accompagnate dalla petizione, al sindaco e all’assessore Zivelonghi, perché intervengano con modalità più decise per il controllo del territorio e il ripristino della sicurezza. Loro si basano su dati statistici che sono ben distanti dalla realtà quotidiana, molto spesso le persone non denunciano per paura”, afferma Bisinella.