Corse sospese Atv, scoppia la polemica: “Azienda ostaggio di 30 persone”.
Dopo una settimana di corse Atv sospese a centinaia, a causa degli autisti privi di Green pass, quando a sentire i vertici dell’azienda la situazione sta tornando alla normalità, il consigliere di Sinistra Verona in Comune Michele Bertucco passa all’attacco: “Che 60 persone (diventate nel frattempo 20 o 30 secondo Zaninelli) siano in grado di mettere in ginocchio un’azienda da 70 milioni di euro di fatturato e da 800 dipendenti totali – afferma Bertucco -, gestore di uno dei principali servizi pubblici del territorio, è una notizia sensibile che è bene non arrivi all’orecchio dei no vax accampati a Trieste, che altrimenti si precipiterebbero in massa in riva all’Adige”.
“Scherzi a parte – continua Bertucco -, è ora che il presidente Bettarello e il direttore generale Zaninelli pongano fine a questa imbarazzante manfrina che va avanti da ormai 10 giorni e che aprano un serio tavolo di contrattazione con le organizzazioni sindacali per rimediare alle croniche carenze organizzative e di personale che ogni giorno mettono a repentaglio il servizio di trasporto pubblico locale in città e in provincia”.
Che il 15 ottobre sarebbe entrato in vigore il Green pass obbligatorio sui luoghi di lavoro si sapeva da tempo, dice Bertucco: “La disarmante impreparazione con cui l’azienda ha affrontato la scadenza dimostra scarsissima professionalità. Nel resto della provincia di Verona o del Paese non si hanno notizie di aziende, pubbliche o private, che siano tenute quotidianamente in ostaggio da poche decine di renitenti al vaccino o al Green pass”.
La mancanza di personale viene da lontano, per il consigliere di Verona in Comune: “Il cuore vero della questione è evidentemente quello di un organico ridotto all’osso, chiamato a rimediare giorno per giorno alle carenze organizzative aziendali. Sarebbe dunque utile che, per una volta, il confronto sul tema del trasporto pubblico locale venisse svolto dalla direzione dell’azienda nell’interesse dei cittadini e in tempi abbastanza rapidi, finendola di nascondersi dietro ad un dito.