Si è tenuto il 10 giugno il convegno “La comunicazione politica nell’era digitale”, organizzato da AEDI- associazione di editori digitali italiani- con la collaborazione del sito POPinrete Veneto.
Numerosi gli ospiti presenti al convegno tenutosi il 10 giugno presso la Fondazione Toniolo sulla comunicazione politica nell’era digitale, coordinato dal presidente AEDI Maurizio Zumerle: dopo l’introduzione di Fabio Binato, coordinatore di Pop. Popolari Veneto, sono intervenuti Paolo Feltrin, dicente e politologo, Diego Fusaro, docente di filosofia morale, Giorgio Merlo, scrittore e giornalista, e Giampaolo Sodano, direttore del magazine digitale Il Mondo Nuovo. Conclusioni di Giuseppe De Mita, coordinatore nazionale di Pop. Popolari in rete.
Il convegno nel dettaglio.
I temi trattati sono stati numerosi: la frammentazione e superficialità della comunicazione politica, la disaffezione indotta da sovrabbondanza di notizie contraddittorie, il dispotismo del consenso e il finto pluralismo che impoverisce il messaggio politico.
Non solo analisi tecnologica ma anche politica in senso stretto, indagando la radicalizzazione delle democrazie e il fenomeno dell’astensionismo sempre in crescita, frutto, afferma uno degli ospiti, Feltrin, di continue promesse non mantenute dalla politica italiana. Il malessere politico è comunque un fattore che coinvolge tutto il mondo e crea squilibri nelle forze maggiori.
Per risolvere queste problematiche, osserva Giuseppe De Mita, coordinatore nazionale dei POP, bisogna innanzitutto migliorare la comunicazione fra la politica e le masse per costruire un ponte fra le due parti. I social media possono quindi essere uno strumento molto valido, permettendo di mettersi in contatto con più classi generazionali e giocando un importante ruolo nel risultato politico. Ogni soluzione però ha i suoi punti critici, qui emerge quello della cancellazione del popolo e del populismo, bisogna quindi porre una gerarchia delle azioni politiche basata su valori umanistici.
Un convegno molto stimolante che ha sottolineato la necessità di unire la tecnologia del popolo a quella del governo, analizzando in un’ottica moderna le problematiche presenti dagli inizi dei rapporti fra governatori e governati, le quali sono semplicemente mutate di forma.
QUI il link del convegno.