Conciliato in Corte di appello il 60% delle cause dei lavoratori di Fondazione Arena: “Più tranquilli anche in vista del 100° festival lirico”
Sono state conciliate in Corte di Appello a Venezia ben 66 cause- ovvero il 60 per cento del contenzioso- riguardanti i lavoratori della Fondazione Arena di Verona. Le cause aperte erano in totale 109, che riguardano 91 lavoratori; le rimanenti verranno trattate il prossimo settembre e l’obiettivo di questi mesi è quello di riuscire a definire il maggior numero di vertenze in sede conciliativa.
“Un risultato storico, che è stato raggiunto promuovendo incontri già a partire dall’ottobre scorso, tra tutte le parti (gli avvocati di Fondazione Arena di Verona, i legali dei lavoratori, i dirigenti e i rappresentanti del personale stesso) per orientare l’indirizzo delle trattative in direzione di una strategia conciliativa. Il tutto coordinato tra l’amministrazione comunale e la fondazione, sempre condiviso in consiglio di Indirizzo”.
“La strada del dialogo”.
Quella indicata è stata la strada del dialogo. Un metodo che è stato seguito e che ha portato alla risoluzione di ben oltre la metà delle vertenze di lavoro in tempi rapidi. Un risultato che è stato agevolato anche dalla sentenza della Cassazione n. 5556 del 22 febbraio 2023 ma che non era per nulla scontato e ha richiesto determinazione per essere perseguito.
“Sono soddisfatto, si tratta di contenziosi che si trascinavano da molto tempo e che gravavano, anche psicologicamente, sulle lavoratrici e sui lavoratori di Fondazione impegnata quest’anno nell’organizzazione di un’edizione straordinaria come il centesimo festival lirico“, commenta il sindaco. “Credo che con l’importante risultato di oggi abbiamo non solo sistemato questioni importanti per la vita delle persone e per l’operatività di Fondazione, ma anche seminato le basi per un metodo di lavoro costruttivo, orientato al dialogo, all’ascolto, di sinergia, che non potrà che portare frutti nuovi e rasserenare il clima e l’ambiente di lavoro di questa importante realtà cittadina dal respiro internazionale”.