Verona, il comune esercita il diritto di recesso per l’extra lirica in Arena.
Il comune di Verona toglie a Fondazione Arena la gestione dell’extra lirica, decidendo di esercitare il recesso previsto dagli accordi. Il che significa che alla scadenza, tra sei mesi, tutti gli eventi extra lirica, ovvero che non fanno parte del festival lirico, saranno gestiti direttamente dall’amministrazione comunale. Una decisione presa soprattutto in vista degli ormai imminenti appuntamenti con le Olimpiadi 2026.
La nota di palazzo Barbieri.
“L’Arena di Verona – si legge nella nota di palazzo Barbieri – è chiamata ad ospitare nel 2026 due cerimonie sportive di portata internazionale. Per l’occasione sono resi disponibili venti milioni di euro di finanziamenti destinati a interventi di riqualificazione dell’anfiteatro per rendere il monumento idoneo per l’occasione. Un’operazione che parte nel 2019, quando l’amministrazione comunale in carica presenta la candidatura della Città di Verona per ospitare le cerimonie dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano Cortina 2026. Fra gli impegni irrevocabili assunti dall’amministrazione nei confronti dei Comitati Olimpico e Paralimpico Internazionali, c’è in particolare quello di mettere a disposizione dello stesso Comitato, in via esclusiva, nei mesi di febbraio e marzo 2026, l’anfiteatro, che dovrà essere già stato adeguatamente riqualificato secondo precisi criteri da definire con il Comitati Olimpico e Paralimpico Internazionali e la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, dietro approvazione della presidenza del Consiglio dei Ministri”.
“Occasione unica per Verona”.
“Un’occasione unica per Verona – prosegue la nota – di portata mediatica eccezionale, ma anche un impegno particolarmente arduo per il Comune e per la Società Infrastrutture Milano Cortina 2026 Spa, soggetto attuatore del miglioramento dell’accessibilità dell’anfiteatro, che devono garantire l’esecuzione dei lavori entro e non oltre il 2025. Si tratta, come evidente, di interventi particolarmente delicati, che dovranno riqualificare totalmente il monumento più iconico della città nel mondo, nel rispetto del valore storico, architettonico e artistico, sulla base di precise indicazioni della Soprintendenza.
Oltre all’impegno stringente assunto nei confronti dei Comitati Olimpico e Paralimpico Internazionali, si aggiunge la necessità di investire altri 2 milioni di Art Bonus per ultimare i lavori di conservazione, valorizzazione e fruizione del monumento cittadino, da realizzare entro e non oltre marzo 2025″.
La decisione di recedere.
Da qui la decisione di esercitare il recesso, quindi: “Nasce l’esigenza di governare l’utilizzo dell’anfiteatro nelle stagioni 2024 e 2025 al fine di consentire l’esecuzione degli interventi salvaguardando la stagione lirica e sinfonica, già programmata da Fondazione Arena. Per questo motivo la giunta comunale ha deliberato oggi di recedere dalla possibilità concessa a Fondazione Arena di organizzare eventi extra lirica, esercitando una facoltà espressamente prevista dall’accordo stipulato nel 2013 tra il Ministero per i beni e le attività culturali, Fondazione Arena di Verona e il Comune per l’uso degli spazi e dal contratto di concessione dell’Anfiteatro sottoscritto nell’anno 2022 fra il Comune di Verona e la stessa Fondazione. Qualora, una volta programmati i lavori di riqualificazione da parte della Società Infrastrutture Milano Cortina 2016 Spa, si aprissero delle finestre temporali anche per eventi extra lirica, il Comune valuterà, anche con Fondazione, se e come gestire tali disponibilità”.