I ragazzi di Santa Giuliana si curano in cucina e in fattoria con chef e agricoltori di Coldiretti.
I ragazzi di Santa Giuliana in cucina e in fattoria con chef e agricoltori di Coldiretti: un nuovo modo di curare la mente. Lo hanno fatto imparando a cucinare una ricetta come i grandi chef, a trasformare i prodotti della terra o quelli degli animali della fattoria come uova e latte. Soprattutto un’occasione per incontrare persone, intessere relazioni, lontani dal contesto sanitario in un ambiente aperto, naturale e di socialità.
È l’esperienza che vivono gli adolescenti fragili dell’Ospedale di Santa Giuliana e del suo Caf, il Centro per l’adolescenza e la famiglia, che, in collaborazione con Coldiretti Verona partecipano a due progetti sociali e innovativi dell’associazione veronese dedicati a loro: Laboratorio Cucina amica e Fattorie Coldiretti.
Da oltre un anno un gruppo di ragazzi del Caf di Santa Giuliana, ogni settimana, hanno frequentato – con un educatore e un tirocinante – il laboratorio nella cucina del mercato coperto di Coldiretti. Hanno incontrato uno chef che li ha seguiti passo passo nel preparare delle ricette. Coldiretti ha provveduto a mettere a disposizione la cucina professionale, i prodotti a Km Zero e il cuoco della Cooperativa sociale Centro di lavoro San Giovanni Calabria.
Da un mese e mezzo, inoltre, un gruppo di ragazzi ricoverati in ospedale esce dalla struttura per fare attività in una delle fattorie sociali e didattiche della rete di Coldiretti Verona. Un posto dove si possono conoscere e sperimentare in modo diretto le tecniche di coltivazione e trasformazione dei prodotti agricoli e degli animali della fattoria. Un modo per imparare a fare la passata di pomodoro, i biscotti della nonna, il formaggio della Lessinia.
L’area adolescenti dell’ospedale Santa Giuliana.
Si occupa di ragazzi con fragilità psicologiche e disturbo psichiatrico e la struttura sulle Torricelle è centro di riferimento regionale per la cura e la riabilitazione di adolescenti e ragazzi tra i 13 e i 21 anni. Un unicum in Italia. Il reparto ospedaliero ne può accogliere 38.