Nella giornata della memoria dell’eccidio del Cibeno, a Fossoli, si ricordano anche due veronesi.
Nelle pagine drammatiche della storia italiana della Seconda Guerra Mondiale, il Campo Fossoli, vicino a Carpi, nel modenese, ha rappresentato il luogo di transito utilizzato dalle SS tedesche per la deportazione ai lager in Germania. Un luogo dell’orrore, da dove, il 12 luglio del 1944, vennero prelevati 67 civili antifascisti che trovarono di li a poco la morte, tramite fucilazione, nella vicina Cibeno.
Fra le vittime anche due veronesi, ricordati dall’assessore alla Memoria storica Jacopo Buffolo intervenuto a Carpi, con il Gonfalone della città, alla cerimonia di commemorazione del settantanovesimo anniversario per perpetrare il ricordo di uomini coraggiosi che hanno dato la loro vita per la libertà.
Le parole commosse dell’assessore alla Memoria storica, Jacopo Buffolo.
“Un luogo che ha rappresentato uno dei principali campi di concentramento di transito italiani. L’Amministrazione ha ritenuto importante tornare a essere presente a questa cerimonia, anche con il Gonfalone della città, in segno di rispetto e a memoria di fatti a cui siamo storicamente legati e che non dobbiamo dimenticare. Oltre alla morte di due concittadini, che oggi riposano al Cimitero Monumentale, siamo infatti collegati a questo drammatico evento perché l’elenco dei 67 civili, che vennero poi fucilati nella vicina Cibeno, fu scritto a Verona, nell’ex palazzo nell’INA”.