Timore per le ciliegie: ma quella delle colline veronesi debutta con un nuovo marchio

Forte il timore per le ciliegie, invece quella delle colline veronesi debutta con un nuovo marchio.

Nonostante le difficoltà causate dal maltempo, la ciliegia delle Colline Veronesi è pronta a fare il suo debutto sul mercato con un nuovo marchio. Presentata al mercato coperto di Campagna Amica in Galleria Filippini a Verona, questa ciliegia è ora in attesa del riconoscimento Igp.

A un anno dalla presentazione del marchio territoriale, gli operatori del settore sono fiduciosi che i consumatori apprezzeranno la qualità del prodotto, anche grazie al nuovo e accattivante packaging. La raccolta è iniziata nonostante le condizioni climatiche avverse, ma l’entusiasmo rimane alto.

Durante l’incontro al mercato coperto di Campagna Amica, i rappresentanti dell’intera filiera si sono riuniti per fare il punto della situazione e discutere l’iter per ottenere il riconoscimento dell’Igp. Erano presenti Alberto Bozza, membro della terza commissione agricoltura della Regione Veneto, e il consigliere Stefano Valdegamberi, a testimonianza del sostegno delle istituzioni.

Il futuro della “perla rossa” di Verona è stato al centro del dibattito del Gruppo di lavoro di Coldiretti Verona. Nonostante le sfide, la ciliegia delle colline veronesi si prepara a conquistare i consumatori con la sua nuova identità e a mantenere viva una tradizione che è orgoglio della provincia.

Produzione.

Negli ultimi vent’anni si è registrato un andamento altalenante dovuto principalmente agli eventi climatici più o meno avversi. Sul mercato il maggior valore delle ciliegie veronesi è dato dal fresco (18.751.065 euro nel 2022 pari al 98% del PLV totale). Mentre il prodotto destinato all’industria rappresenta solo poco più dell’1,5% della produzione.

Il marchio.

Due ciliegie stilizzate che sostituiscono la lettera “o” nella scritta “Ciliegia della Colline Veronesi” in bold nero, riporta anche la dicitura “C’è il Veneto dentro”. Il rosso e il verde sono i colori che spiccano su campo bianco nel packaging che d’ora in poi verrà utilizzato dalle aziende agricole, dalle cooperative e dai rivenditori che avranno sottoscritto l’accordo di partecipazione. Basterà farne richiesta al Consorzio Ortofrutticolo Padano che gestisce la parte amministrativa del progetto, certificando un prodotto che abbia un calibro 26+ e sia di una delle varietà indicate come Duroni.

Note sull'autore