E’ di Sergio Pellissier il marchio Chievo: l’ex bandiera della Diga vince l’asta con il Vigasio, rappresentato dal presidente Cristian Zaffani.
Pellissier si aggiudica il marchio del Chievo. Si sapeva che oggi, venerdì 10 maggio, sarebbe stato il giorno decisivo: alle 15 si sarebbe conosciuto il destino del marchio Chievo Verona. E dopo due aste andate deserte e l’offerta di 100mila euro, presentata già qualche settimana fa dalla Clivense dell’ex capitano dei gialloblù della Diga Sergio Pellissier, in extremis è arrivata un’altra offerta.
La curatela fallimentare aveva ritenuto congrua l’offerta di 100mila euro depositata dall’attuale presidente della Clivense. Sembrava fatta, ma proprio stamattina il colpo di scena con la seconda offerta fatta depositare. Di chi fosse quell’offerta è stato chiaro quando si è presentato il presidente del Vigasio Cristian Zaffani, alla testa di una cordata di imprenditori. Zaffani è arrivato nello studio dei curatori fallimentari per l’inizio dell’asta. Con tanto di contestazione, all’esterno, da parte di alcuni tifosi della Clivense.
Alla fine però il marchio Chievo, al prezzo di 330mila euro, se lo è portato a casa proprio Pellissier con la sua Clivense, che quest’anno si è piazzata all’ottavo posto nel Girone B di Serie D.
Le precisazioni dell’avvocato di Luca Campedelli.
Marco Crema, avvocato di Luca Campedelli, afferma quanto segue:
“Il sig. Campedelli è estraneo alle vicende oggi concretizzatesi presso la sede della curatela del Fallimento AC Chievo Verona srl, ma neppure ha voluto in alcun modo porsi in concorrenza con il sig. Pellisier.
Il sig. Campedelli non ha partecipato all’asta, non vi ha assistito e non fa in alcun modo parte della compagine sociale dei soggetti che sono invece intervenuti.
In particolare il sig. Campedelli non ha partecipato alla procedura competitiva, non ha concorso contro il sig. Pellisier e non fa in alcun modo parte della compagine sociale dei soggetti coinvolti in tale vendita”.