Verona celebra i 100 anni di Maria Callas con una mostra fotografica

Il 100° Arena di Verona Opera Festival ricorda la Divina con la mostra “100 volte Callas”, visitabile fino al 30 agosto alla Gran Guardia.

Gli anni a Verona, i successi in Arena, la vita privata e i ritratti fotografici d’autore: la città scaligera ricorda Maria Callas in occasione dei 100 anni dalla nascita con la mostra, visitabile fino al 30 agosto, “100 volte Callas. La Divina e Verona“, di Fondazione Arena e ideata e curata dall’Archivio Tommasoli.

L’esposizione, gratuita e aperta ogni giorno dalle 8:30 alle 20:30 è allestita al piano terra del palazzo della Gran Guardia in Piazza Bra, nel foyer dell’auditorium con vista sull’Arena e un impianto che ricorda la struttura stessa del teatro: sette palchetti contengono altrettanti percorsi tematici tra i ruoli, i luoghi e i momenti salienti della vita di Maria Callas a Verona, con foto, testi informativi e cronologie in italiano e in inglese.

La mostra, presentata in un’anteprima a New York lo scorso inverno, conduce lo spettatore nei primi anni leggendari della carriera del soprano, documentati dalle foto di scena in Arena e soprattutto dai primi ritratti ufficiali dei due anni cruciali per la sua vita privata, il 1947 e il 1949. Ad eseguire quei ritratti, due dei quali finora inediti, fu Filippo Tommasoli dell’omonimo studio fotografico.

In programma anche un omaggio nella nona rappresentazione dell’Aida.

Il 2 agosto 1947 sul palcoscenico areniano debuttava come protagonista de La Gioconda l’allora sconosciuta Maria Kallas (poi Callas). Da New York l’aveva portata il direttore artistico, lo stesso Giovanni Zenatello che aveva fondato il Festival nel 1913. Sul podio lo stesso maestro della prima Aida, Tullio Serafin, che sarebbe diventato mentore musicale insostituibile per il soprano greco. Maria, a Verona solo un mese prima aveva conosciuto Giovanni Battista Meneghini, che sarebbe diventato suo marito due anni dopo. Proiettata in una carriera internazionale e negli annali dell’opera, Maria Callas si trasferì a Zevio con puntate estive a Sirmione e ovviamente a Verona, dove tornò per sette produzioni in Arena e un concerto al Teatro Nuovo fino al 1954.

Il materiale esposto proviene dagli stessi archivi storici della Fondazione, dall’Archivio Tommasoli e dall’Accademia lirico interpretativa Maria Callas di Zevio, con cui il comune di Zevio mette a disposizione del pubblico la collezione Maria Callas forever Divina.

L’omaggio a Maria Callas prosegue anche con la dedica della sera del 2 agosto, ricorrenza del suo debutto, in occasione della nona rappresentazione di Aida, con un cast degno dell’inaugurazione: la produzione più nuova del 100° Festival incontrerà il ricordo della stella più grande nata su quello stesso palcoscenico. Nel frattempo, dopo i primi due weekend sold-out, Aida torna in scena giovedì 29, seguita dal Barbiere di Siviglia venerdì 30 e dalla prima del nuovo Rigoletto sabato 1 luglio.

Info: www.arena.it

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