Domani in Arena il raduno di migliaia di ragazzi da tutta la provincia per festeggiare il centenario dello scautismo cattolico veronese.
Migliaia di ragazzi e di ragazze provenienti da tutta la provincia di Verona domenica 7 maggio, a partire dalle 8.30, riempiranno i gradoni dell’Arena per festeggiare i cent’anni dalla nascita dello scautismo cattolico a Verona.
Saranno presenti circa 1.400 lupetti e coccinelle, gli associati più piccoli, 1.700 esploratori e guide (ragazzi e ragazze che hanno dai 10 ai 15 anni), seicento rover e scolte (ragazzi e ragazze dai 17 ai 21 anni) e 530 capi divisi nelle tre branche, termine che indica la suddivisione dei partecipanti per fasce di età.
“Un anniversario molto importante”, ha sottolineato l’assessore alle politiche giovanili Jacopo Buffolo, “che diventa una opportunità per valorizzare i giovani e il loro impegno civile e sociale. Ci sono migliaia di ragazzi e di ragazze che in città e provincia compiono percorsi educativi che ci aiutano a lasciare il mondo un posto migliore di quello che abbiamo ereditato. Un punto in cui crede molto l’amministrazione, tanto che in questi mesi è stato dato il massimo supporto possibile perché l’evento potesse realizzarsi”.
Spettacoli, testimonianze e il rinnovo della promessa.
La giornata, dopo l’accoglienza di tutti i gruppi, inizierà con uno spettacolo allestito dagli “Oltre il sipario”, compagnia teatrale formata da capi scout provenienti da tutto il Veneto. Dopo il rinnovo della promessa seguiranno testimonianze e momenti di riflessione e di festa che coinvolgeranno tutti i presenti. Concluderà la mattinata la celebrazione della messa, presieduta dal vescovo di Verona Domenico Pompili.
I festeggiamenti in Arena costituiscono l’ultima tappa di un percorso iniziato a ottobre dell’anno scorso. Infatti, sabato i lupetti e le coccinelle più grandi delle tre zone, divisi in tre sottocampi vivranno, negli spazi dell’Istituto Gresner di via Provolo, delle scuole alle Stimate e nella parrocchia di Santa Croce a Borgo Venezia, un pomeriggio di giochi tipici dei primi scout veronesi.
Infine, a Villa Buri, alla vigilia della grande celebrazione in Arena, si daranno appuntamento tutti i rover e le scolte che, divisi in clan di formazione, incontreranno testimoni e persone significative e lavoreranno su come, a loro volta, essere essi stessi testimoni per il futuro. A loro è stato rivolto, durante l’anno, il “gazzettino” dei testimoni, attraverso il quale, periodicamente e con il sostegno del Centro studi sul metodo scout “Luigi Brentegani”, che ha sede a Santa Maria in Stelle, sono stati presentati coloro che hanno avuto un ruolo di rilievo per l’associazione. Invece, i ragazzi del noviziato, di 16 anni, arriveranno a Villa Buri dopo un percorso a tappe attraverso la città, sempre sul tema della testimonianza.