Protesta anche all’Università di Verona per il caro affitti: studenti in tenda.
Alloggi universitari con affitti sempre più cari, studenti in tenda anche a Verona. “Siamo nel giardino del Polo Zanotto e ci rimarremo a oltranza a rivendicare che vogliamo poter vivere nella città in cui studiamo – rivendicando gli studenti dell’Università di Verona -. Non possiamo aspettare ancora: con l’aumento delle immatricolazioni degli ultimi anni e la speculazione dei privati, i costi sono diventati davvero insostenibili per noi studentə, com’è visibile in tutta Italia.
La necessità è evidente. Rimarremo quindi qui ad aspettare la ministra per l’inaugurazione dell’anno accademico”.
Ma com’è la situazione degli alloggi universitari a Verona? Su una popolazione universitaria che sfiora i 34mila iscritti, dei quali oltre un terzo proveniente da fuori provincia, i posti letto convenzionati sono poco più di 450. Chi non ce la fa a rientrare in quei 450, si arrangia con i privati, dove un affitto medio mensile per una stanza a Verona si aggira sui 400 euro, più le spese.
L’Esu di Verona, ovvero l’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario, lamenta però di avere in stallo alcuni progetti, tra i quali quello relativo all’acquisto di un ex convento di proprietà della Curia, in via Mazza, dal quale verrebbero ricavati altri 126 posti. Costo 12 milioni 600mila euro, che il ministero dovrebbe finanziare con 9 milioni 150mila euro del Pnrr. Progetto al momento in stallo.
Restano in piedi, sempre da parte di Esu, le trattative con i privati, per ricavare alloggi destinati agli studenti a prezzi calmierati. E poi c’è palazzo Barbieri: l’amministrazione, secondo quanto affermato dal vicesindaco Barbara Bissoli, punterebbe tra le altre cose alla riqualificazione di edifici, pubblici e privati, da inserire nella progettazione per alloggi universitari. Ma basterà?