Carenze di personale all’Aoui di Verona, prosegue lo stato di agitazione

Lo stato di agitazione prosegue. È quanto emerge dal vertice in prefettura, dove i sindacati Nursing Up e Fp Cgil hanno incontrato la direzione dell’azienda ospedaliera (Aoui) di Verona per discutere le carenze di personale e chiedere azioni concrete in risposta alle pesanti criticità.

Mai prima d’ora, infatti, lo stato di agitazione proclamato da Nursing Up ed Fp Cgil, è stato così capillare e diffuso, coinvolgendo il personale di comparto di oltre ventuno ambiti delle strutture di Borgo Trento e Borgo Roma, che hanno manifestato forti criticità. Tra i reparti coinvolti: terapie intensive, medicine, aree degenze, chirurgie, ma anche il polo trapiantologico, pneumologia e cardiologia. “Realtà in cui da molti mesi i lavoratori lamentano turni di lavoro insostenibili – spiega il sindacato – , a causa della perdita sistematica dei giorni di riposo, e dove, talvolta, sono costretti a rimanere in servizio fino a 12 ore giornaliere. Situazioni che ora risultano aggravate dalla concomitanza delle ferie estive”.

“Davanti al prefetto, abbiamo sollevato nuovamente le numerose problematiche legate alla carenza di personale infermieristico e di supporto all’interno dell’Aoui, rimarcando che i turni con riposo dopo 14 giorni di lavoro continuativo o il mancato riposo di 11 ore consecutive ogni 24 ore, sono inaccettabili e lesivi delle più elementari norme contrattuali e di legge, oltre ad esporre i professionisti sanitari a rischi professionali e burnout” dichiara Guerrino Silvestrini, responsabile Nursing Up Veneto.

In risposta, l’azienda ospedaliera di Verona ha riconosciuto la situazione di criticità, senza però portare al tavolo della trattativa proposte efficaci, o soluzioni organizzative ed economiche valide. I sindacati, Nursing Up e Cgil, hanno quindi chiesto un nuovo incontro per entrare nel merito della situazione degli organici rapportati ai reali fabbisogni dei pazienti e alla necessità di garantire gli adeguati standard assistenziali a tutela della sicurezza di utenti e operatori.

“Abbiamo ritenuto insufficienti i pochi dati portati al tavolo prefettizio dalla direzione dell’Aoui e abbiamo quindi chiesto di convocare un nuovo incontro per avere le risposte che mancano, tra le quali i dati sulla reale giacenza di ferie arretrate, orario aggiuntivo di permanenza in servizio, riposi non goduti e reparti coinvolti nella situazione di criticità» aggiunge il sindacalista Silvestrini. «Pertanto, siamo determinati a continuare la battaglia per migliorare le condizioni lavorative del personale con un giusto riconoscimento per l’impegno profuso. Non da ultimo, abbiamo esortato l’Aoui a tutelare il diritto allo sciopero, dato che spesso il personale si ritrova a lavorare con i contingenti minimi di sciopero (come se fosse precettato), di fatto, limitandone la libertà di adesione”, conclude il referente regionale di Nursing Up.

Il vertice di venerdì 1° agosto si è concluso con l’impegno da parte della direzione dell’Aoui a convocare le sigle Nursing Up e Cgil nella settimana di Ferragosto per un nuovo confronto. Al momento lo stato di agitazione rimane aperto con riserva di un nuovo incontro in prefettura. 

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