Fp Cgil Verona contro la carenza di medici in Veneto e a Verona: “Chiediamo nuove assunzioni. No alla privatizzazione dei servizi”.
Da Fp Cgil Verona si alza la protesta contro la continua carenza di medici all’Ulss 9 scaligera: secondo le sue stime infatti, oltre alla mancanza di almeno 67 figure mediche, “tamponata da gettonisti che in tre turni di lavoro guadagnano quanto un medico di ruolo in un mese intero”, mancano all’appello almeno 200 infermieri, 100 operatori socio sanitari e 50 amministrativi.
“Numeri importanti anche se non proibitivi per un organico di 4.469 unità di personale sanitario come quello dell’Ulss 9. A cui si aggiungono 845 unità di personale amministrativo; 867 dirigenti medici e altre 152 unità figure dirigenziali non mediche. Perché dunque non si effettuano le assunzioni necessarie? Perché si lasciano colleghi oberati da carichi di lavoro insostenibili nel medio e lungo periodo?
Che la responsabilità di questa situazione sia politica, spesso anche con la complicità di una dirigenza incline a non contraddire il potere, è chiaro. La FP-CGIL di Verona metterà in campo una serie di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche in oggetto e per promuovere un piano di assunzioni straordinario nel sistema sanitario nazionale”.
“Si rischia la privatizzazione dei servizi sanitari”.
“Se la politica a tutti i livelli non prenderà decisioni urgenti”, continua la Cgil, “l’apertura delle nuove case di comunità prevista nel 2027 sarà destinata ad avvenire sotto il segno della privatizzazione dei servizi sanitari. Tra case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali saranno infatti richiesti in Veneto, secondo le stime della commissione regionale, tra i 1.524 e i 2.256 infermieri, oltre a 820-1304 OSS; 69-138 unità personale di riabilitazione e fisioterapisti, 99 assistenti sociali e oltre 100 medici.
C’è poi una questione anagrafica che viene gravemente sottovalutata: l’età media del personale sanitario, a livello nazionale sfiora i 50 anni (49,8 nel 2020), quando nel 2021 era di 43,5 anni. Un trend di invecchiamento che determinerà al 2030 il raggiungimento della pensione per 240 mila addetti, oltre un terzo del totale (664.686 al 2020).
E’ arrivato il conto salato di un decennio di definanziamento della sanità pubblica, con 37 miliardi di mancati investimenti. La politica spieghi ai cittadini che strade intende prendere”.