Cappelli persi all’adunata degli alpini: ecco la pagina Facebook nata per restituirli ai proprietari.
Durante l’ultima adunata degli alpini a Vicenza, alcune penne nere hanno perso i loro caratteristici cappelli: ma Facebook arriva in soccorso. In risposta a questo problema, appunto, è nata una pagina Facebook dedicata esclusivamente al ritrovamento e alla restituzione di questi preziosi copricapi, simboli distintivi e carichi di significato per ogni alpino.
Il gruppo, chiamato “Cappelli Persi e Trovati,” è diventato rapidamente un punto di riferimento per gli alpini che cercano di recuperare i loro cappelli smarriti. Gli utenti pubblicano fotografie dei cappelli ritrovati nella speranza di rintracciare i legittimi proprietari. Ogni post è un tentativo di restituire un pezzo di storia e di cuore agli alpini che, durante le celebrazioni, hanno perso questo importante simbolo della loro identità.
Per gli alpini, il cappello con la penna nera non è solo un accessorio, ma un oggetto carico di valori e ricordi. Separarsi dal proprio cappello è come perdere una parte della propria anima. Grazie all’iniziativa su Facebook, ora esiste una possibilità concreta di riavere indietro questo simbolo tanto caro.
La risposta della comunità è stata straordinaria: i post sono numerosi e testimoniano la grande partecipazione e il forte legame che unisce gli alpini. Questo non è solo un gesto di solidarietà, ma anche un’espressione del profondo amore e rispetto che gli alpini. È il rispetto per la loro divisa, la loro storia e i valori che rappresentano.
Uno dei tanti post su Facebook.
“Per chi ha fatto il militare, indossarlo x 12 mesi è stato un’ insegnamento ai valori della vita. Se chi lo ha smarrito è così preoccupato a cercarlo, per lui ha un gran valore e significato, altrimenti a questa Festa Degli Alpini, non ci sarebbe andato”.