Verona, via le scritte dalla Casa di Giulietta.
Cancellate una alla volta. Le scritte sui pilastri esterni del cancello della Casa di Giulietta sono state definitivamente rimosse. Il portale, visto ogni settimana da centinaia di persone, è tornato al suo splendore. Questa mattina, la restauratrice Marina Cherubini, assieme alle collaboratrici di Episteme, hanno iniziato l’opera di pulizia alle prime luci dell’alba. Obiettivo togliere i segni lasciati da quegli innamorati che dell’amore fanno sfregio ad uno dei monumenti più conosciuti al mondo. Nomi, scritte, date realizzati con pennarelli di diversi colori, i più difficili da eliminare quelli in verde e viola. Su pilastri e mattoni era già stato steso uno strato protettivo antigraffito a base di cera, quindi la pulizia, effettuata usando un gel solvente, è stata agevole. Parola di professionisti, che domani mattina torneranno in via Cappello per rimuovere le ultime scritte e riapplicare lo strato protettivo. Il tutto prima dell’arrivo di nuovi turisti, in modo da non intralciare le visite.
Risale a ottobre 2019 la grande pulizia dell’area d’ingresso della Casa di Giulietta, dall’arco con la cancellata fino al Cortile. Un’operazione che ha permesso di eliminare definitivamente biglietti, adesivi, scritte a spray, cerotti e gomme da masticare, appiccicati senza ritegno non solo sui pannelli che proteggevano il muro, ma anche nelle parti in pietra dell’androne. Data dalla quale, per porre fine al fenomeno di degrado e vandalismo che negli anni aveva deturpato uno dei luoghi simbolo della città, erano stati avviati controlli e sanzioni. Misure che hanno praticamente eliminato il problema, se non all’esterno dove, probabilmente in orario notturno, c’è ancora chi si ostina a voler imbrattare l’area.
“La Casa di Giulietta è uno dei biglietti da visita di Verona nel mondo, tenerla pulita e integra nella sua bellezza è un dovere che abbiamo nei confronti dei turisti e dei veronesi – spiega il sindaco Federico Sboarina -. Due anni fa l’abbiamo riportata all’antico splendore, un’operazione che prosegue nel tempo per far sì che il degrado e i gesti di inciviltà, incettabili, non intacchino i nostri monumenti. Ma se il rispetto sotto al volto è oramai consolidato, c’è ancora qualcuno che non lo vuole capire”.
“Purtroppo ci sono ancora persone che non hanno compreso che chi lascia questo genere di scritte deturpa il patrimonio storico e artistico di una città – aggiunge l’assessore alla Cultura Francesca Briani -. Un bene pubblico che, invece, dovrebbe essere rispettato da tutti. Per questo non ci stancheremo mai di sottolineare i cattivi comportamenti e a portare avanti il nostro impegno nella pulizia”.