Verona, dopo la firma del protocollo tra Quadrante Europa e Comune.
Convalidato oggi l’arresto per direttissima di un camionista moldavo 33enne, fermato ieri pomeriggio dalla Polizia locale in via Sommacampagna, al Quadrante Europa. Comparso questa mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare, celebrata in videoconferenza, all’uomo è stato convalidato l’arresto ed il rinvio per l’udienza al 16 settembre, in quanto il difensore ha chiesto i termini a difesa.
Il camionista, fermato dalla Polizia locale che stava controllando alcuni mezzi pesanti, ha esibito una patente di guida moldava e una carta d’identità che ha insospettito gli agenti. E’ stato disposto un immediato controllo approfondito effettuato dal personale specializzato del Laboratorio Analisi documentali, appurando che la patente era originale, mentre la carta d’identità falsa e, sebbene abilmente contraffatta, mai emessa. L’uomo è stato dichiarato in arresto e condotto presso il comando, dove è stato trattenuto presso le celle di sicurezza fino a questa mattina su disposizione del Pm di turno.
Obiettivo sicurezza: accordo tra Consorzio Zai e comune di Verona.
L’intervento degli agenti, che rientra nel piano di potenziamento delle attività della Polizia locale di Verona presso il Quadrante Europa dopo la firma del protocollo tra il sindaco Federico Sboarina e il presidente Matteo Gasparato, registra ad oggi già una centinaia di mezzi pesanti controllati e decine di sanzioni amministrative già contestate.
Il protocollo prevede il controllo del territorio giornaliero con pattuglie e servizi dedicati con operatori specializzati nel controllo dell’autotrasporto pesante e falso documentale per garantire una migliore sicurezza integrata. E’ stato inoltre attivato un tavolo tecnico permanente tra il Comando della Polizia locale e i vertici del Consorzio Zai, per analizzare i fenomeni giorno per giorno, in particolare con riferimento al cabotaggio, ai tempi di guida e riposo degli autisti, ai falsi documenti di guida e di trasporto, alle merci pericolose e ai reati di furto e di ricettazione che vengono segnalati in zona.
Il Consorzio Zai ha contribuito con l’acquisto di una nuova e moderna apparecchiatura ad alta tecnologia per l’individuazione dei falsi documentali. Nello specifico, si tratta di un video comparatore che consentirà di visionare i documenti nella loro interezza sottoponendoli ad un’analisi mediante luce incidente e radente, oltre a tre bande a luce UV e di luce infrarossa, luce retro riflessa e piano luminoso. La strumentazione è dotata di due monitor per poter comparare l’immagine ottenuta dal documento e l’eventuale immagine di riferimento.
Grazie a questo strumento, la Polizia locale di Verona si è allineata alla raccomandazione 1999/C 140/01 del Consiglio Europeo emanata il 29 aprile 1999, riguardante le “dotazioni per l’individuazione dei documenti falsi e falsificati nei servizi responsabili per i visti delle rappresentanze all’estero e presso le autorità nazionali preposte al rilascio e al rinnovo dei visti” con personale formato e qualificato nel riconoscimento di documenti falsi e falsificati.