In 24 ore caduta la pioggia di un mese, la conta dei danni in provincia di Verona.
A Verona, le precipitazioni non erano così abbondanti da tempo e in 24 ore è caduta la pioggia di un intero mese. La situazione di ieri ha richiesto numerosi interventi da parte dei vigili del fuoco scaligeri, soprattutto nella città e lungo le tangenziali, dove la situazione è stata particolarmente critica. In poche ore, la città è stata investita da una notevole quantità di pioggia, con accumuli compresi tra 45 e 65 millimetri.
Le aree più colpite.
Le aree maggiormente colpite si trovano nella parte orientale, in particolare Montorio e la bassa Valpantena, dove sono stati registrati oltre 75 mm di pioggia. La Lessinia ha visto picchi fino a 95 mm, così come le Torricelle. La zona meridionale della città è stata più risparmiata, con meno di 20 mm.
Calo delle temperature.
Un altro aspetto rilevante è stato il rapido calo delle temperature: verso le 17 il termometro segnava 19 gradi, rispetto ai 30-32 gradi registrati nella settimana precedente. Secondo gli esperti, potremmo avere ancora qualche giornata estiva, ma l’autunno è ormai alle porte. L’ondata di maltempo ha segnato la fine del caldo torrido e afoso che ha caratterizzato un’estate considerata tra le più roventi da quando vengono monitorati i dati meteorologici. Nonostante tutto, l’estate del 2003 rimane indimenticabile per molti, soprattutto per gli anziani, particolarmente vulnerabili a quel caldo eccezionale.
Previsioni.
Le previsioni indicano che fino a domenica un flusso di aria calda manterrà condizioni simili a quelle estive. Nonostante la pioggia di questa mattina, il tempo dovrebbe migliorare con sole alternato a qualche nube, e temperature intorno ai 27-28 gradi. Sabato si prevede una giornata soleggiata, mentre domenica potrebbe essere più variabile, con temporali previsti nel pomeriggio. Per la prossima settimana, sarà meglio tenere gli ombrelli a portata di mano e prepararsi a un clima più fresco, con temperature che potrebbero scendere sotto i 25 gradi, invitando i più freddolosi a rispolverare le felpe.