Trasporti a Verona, incontro tra amministrazione e vertici di Atv.
Mezzi elettrici, massima integrazione tra la futura rete del filobus e quella dei bus, anche con il superamento dei punti critici viabilistici che oggi ne rallentano la velocità commerciale: Verona prepara la svolta green nei trasporti. Ma soprattutto una risposta all’emergenza risorse, che sta spingendo le aziende di trasporto pubblico sull’orlo del collasso economico. Sono i principali temi di confronto sui quali si è concentrato ieri l’incontro tra l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari, il presidente di Atv Massimo Bettarello e il direttore generale Stefano Zaninelli, in occasione della prima visita del neo assessore all’Azienda di Lungadige Galtarossa.
“Da un lato i prezzi delle materie prime fuori controllo – è il commento del presidente Bettarello – e in particolare quello del metano, quadruplicato in pochi mesi, dall’altro il contesto della pandemia che ci ha sottratto una quota rilevante di utenza ancora difficile da recuperare, oltre ad un rinnovo del Ccnl che pesa per 1.5 milioni, rendono necessario un intervento di sostegno straordinario da parte delle istituzioni, per consentirci di raggiungere l’equilibrio di bilancio garantendo un idoneo livello di servizio. La normativa infatti stabilisce che in frangenti d’emergenza che vanno oltre il normale rischio d’impresa, lo Stato e la Regione debbano intervenire per compensare gli squilibri causati alle aziende di trasporto. Ci siamo quindi già attivati nelle sedi opportune – continua il presidente di Atv – per sollecitare una revisione dei corrispettivi del contratto di servizio che, lo ricordo, sono fermi dal 2013”.
“Cambiare l’approccio rispetto all’uso del trasporto pubblico a Verona è il passaggio fondamentale per una mobilità cittadina davvero sostenibile – sottolinea l’assessore Ferrari -. L’obbiettivo è renderlo non soltanto comodo ed efficiente, ma ‘appetibile’, deve cioè diventare sempre più spesso la prima scelta per i veronesi di ogni fascia di età, e non l’opzione per chi non ha alternative, come ad esempio anziani, studenti e chi non ha mezzi propri. Quanto alla modalità, Atv e Comune lavorano in sinergia portando avanti le proprie mission e gli obiettivi legati. Atv si occupa di migliorare il servizio pubblico, il Comune fa la sua parte ripensando la rete strade in un’ottica di democrazia della carreggiata. Il tempo del primato della mobilità privata è scaduto, bisogna ripensarla dando spazio sempre maggiore, oltre che alla mobilità dolce, alle corsie preferenziali, ai semafori intelligenti, alle zone 30, creando una rete infrastrutturale che agevola davvero gli spostamenti sostenibili. Puntiamo cioè a creare le condizioni per le quali muoversi in bici piuttosto che in autobus sia preferibile, più comodo e vantaggioso che con l’auto. Per quanto riguarda i tempi, riteniamo che la gara sul trasporto pubblico debba essere bandita a filobus realizzato, solo così si potrà per assicurare la miglior integrazione tra il nuovo mezzo e la flotta già esistente”.
Svolta green nei trasporti a Verona: in arrivo 100 bus elettrici in 10 anni, 25 subito.
Piena sintonia tra i vertici Atv e l’assessore alla Mobilità sul tema della transizione energetica verso un sistema di trasporto pubblico green, basato sull’elettrico quindi privo di emissioni inquinanti. Un aspetto questo, assolutamente prioritario per il miglioramento della qualità dell’aria e quindi per la salute dei cittadini veronesi: i 10 milioni di finanziamento statale sbloccati dall’Amministrazione comunale permetteranno ad Atv di acquistare nell’immediato 20-25 autobus elettrici, cui se ne aggiungeranno altrettanti grazie ad una seconda tranche di contributi per il quinquennio 2024-2029. “Ma ulteriori finanziamenti cui avremo accesso – puntualizza il presidente Bettarello – ci permettono di arrivare complessivamente all’acquisto di un centinaio di bus entro i prossimi 10 anni, riconvertendo così quasi tutta la flotta urbana alle zero emissioni“.
Per garantire l’approvvigionamento di energia elettrica necessario a muovere la futura flotta di autobus full electric, sarà necessario realizzare una nuova stazione di rifornimento per la quale l’amministrazione ha dato disponibilità ad individuare un’area idonea ad ospitarla. Saranno inoltre coinvolte nel piano di transizione energetica anche le altre aziende partecipate.
Capitolo filobus.
Ulteriore tema cruciale affrontato nell’incontro sui trasporti a Verona è quello del futuro filobus, e in particolare della mitigazione degli inevitabili disagi legati all’apertura dei prossimi cantieri, tra cui quello di via Città di Nimes, arteria vitale della viabilità cittadina. “Di fronte alle prevedibili difficoltà cui andrà incontro la circolazione – sottolinea il direttore generale Stefano Zaninelli – ci siamo resi disponibili a concordare con l’amministrazione un piano di potenziamento del servizio bus per offrire una valida alternativa alla mobilità privata inevitabilmente penalizzata dalle deviazioni. A questo scopo potrebbero essere garantiti ai bus percorsi protetti ed un’estensione delle corsie preferenziali: consentire ai bus di avere percorsi riservati ci permetterà di aumentare sensibilmente la velocità commerciale, venendo incontro alle richieste dei nostri utenti che desiderano soprattutto puntualità e affidabilità del servizio”.
Il piano degli orari.
Un importante contributo alla riduzione della congestione da traffico potrebbe arrivare anche dalla stesura di un piano degli orari, con il coinvolgimento dei mobility manager di cui sono dotate le principali aziende e istituzioni: un maggiore coordinamento di aperture e chiusure degli esercizi come degli ingressi/uscite dalle scuole, con la diluizione degli spostamenti porterebbe indubbi benefici nella riduzione dei tempi di percorrenza, a vantaggio di tutti gli utenti della strada.