Bertucco: “Dimissioni? No. Se il sindaco vuole cacciarmi, lo faccia”

Dopo il no alla delibera sulla Marangona, Bertucco respinge le richieste di dimissioni: “Ho rispettato lo Statuto, se vuole il sindaco mi cacci”.

Niente dimissioni, Michele Bertucco rispedisce la richiesta al mittente. Dopo il no in giunta alla delibera che ratifica l’accordo di programma tra Consorzio Zai, Comune e Provincia per lo sviluppo del comparto Marangona, all’assessore di Sinistra in Comune era stato chiesto il fatidico “passo indietro” sia dai colleghi di giunta che dal sindaco Damiano Tommasi. “Ognuno deve prendersi le sue responsabilità“, aveva infatti detto il primo cittadino.

Ma alle dimissioni Bertucco non sembra proprio pensarci: “Da assessore di questa giunta – sostiene – mi sono sempre mosso nell’ambito del programma amministrativo della coalizione, delle linee programmatiche di mandato approvate dalla maggioranza consiliare e nel rispetto dello statuto e dei regolamenti comunali. Questo comprende anche la posizione assunta sulla Marangona”.

“Ho rispettato lo Statuto comunale”.

“Lo Statuto comunale – aggiunge – contempla infatti il voto contrario dell’assessore in giunta, rimandando al sindaco le determinazioni conseguenti. E lo stesso sindaco Tommasi ha detto in consiglio comunale che il dissenso è ammesso e viene gestito. Non comprendo, pertanto, la richiesta di dimissioni che mi è stata rivolta. Se il sindaco ritiene che il passaggio amministrativo sulla Marangona sia tale da inficiare il valore del mio operato da assessore, e che quindi sia venuto irrimediabilmente meno il rapporto di fiducia alla base della mia nomina, prenderà le decisioni del caso. Decisioni che il sottoscritto accetterà, qualunque esse siano”.

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