In prefettura a Verona protocollo contro le aggressioni agli operatori sanitari.
Il prefetto di Verona Donato Cafagna e i direttori generali della Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi e dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona Callisto Bravi hanno sottoscritto stamani, alla presenza dei vertici delle forze dell’ordine e dei rappresentanti del comune di Verona e della provincia, il protocollo operativo d’intesa per il rafforzamento della sicurezza nell’ambito delle strutture sanitarie pubbliche del territorio.
L’obiettivo è quello di prevenire comportamenti minacciosi o, peggio, violenti nei confronti degli operatori. Un’esigenza che si è tradotta in un immediato potenziamento, da parte del Questore, dei posti di polizia attivi presso gli ospedali di Borgo Trento e di Borgo Roma.
Intervento immediato in caso di episodi di violenza.
Da un lato infatti le Aziende si impegnano ad attuare un programma di misure di prevenzione e protezione a garanzia dei livelli di sicurezza sui luoghi di lavoro, attraverso l’utilizzo di strumenti di video-sorveglianza, di sistemi di teleallarme e di vigilanza diurna e notturna. Dall’altro lato le forze dell’ordine, oltre ad assicurare l’intervento immediato in caso di episodi violenti, attuano una vigilanza dei presidi in maniera dinamica e, al bisogno, ravvicinata, e anche un controllo da remoto, tramite sistemi di video-sorveglianza e teleallarme nei punti più sensibili, che saranno collegati con le centrali e le sale operative di polizia e carabinieri.
Una particolare attenzione è rivolta all’attività di formazione e informazione del personale sanitario, cui potranno contribuire anche le forze dell’ordine, e a quella di comunicazione all’utenza delle misure, con l’obiettivo di prevenire e gestire in sicurezza le situazioni di potenziale tensione.