Il Mit pubblica il bando per la concessione dell’autostrada A22 del Brennero. Tommasi: “Ecco quali sono le priorità per Verona”.
All’indomani della pubblicazione da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del bando per la concessione dell’autostrada del Brennero A22, il sindaco Damiano Tommasi interviene esprimendo “soddisfazione per questo traguardo decisivo”, puntualizzando le opportunità per il territorio veronese e sottolineando il ruolo dell’amministrazione nel seguire l’iter governativo, consapevole che l’A22 per Verona rappresenta “un importante asse viario ma anche un elemento che restituisce al territorio veronese centralità geografica e un ruolo da protagonista per il suo sviluppo”.
Quel che è certo è che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha pubblicato il bando che avvia ufficialmente la gara europea per assegnare la nuova concessione della durata di 50 anni. L’attuale concessionario, la società Autostrada del Brennero, ha già presentato una proposta, che mira a ottenere la nuova concessione per la A22 attraverso una finanza di progetto che prevede investimenti per 9,2 miliardi. Con l’allargamento a tre corsie del tratto Verona-Modena e il completamento della terza corsia dinamica sul tratto Bolzano-Verona.
Investimenti.
“La concessione autostradale è un elemento strategico per il futuro del territorio veronese e di quelli lungo l’asse del Brennero – ha sottolineato il sindaco Damiano Tommasi- . All’interno della finanza del progetto sono previsti circa 200 milioni di investimenti, la nostra attenzione è naturalmente sulle ricadute a livello locale in termini di opere e infrastrutture. Ricordo che sono ancora da utilizzare i 30 milioni stanziati a margine del precedente rinnovo della concessione, credo sia giunto il momento di dialogare e fare sintesi perché è assurdo non poter usare tali risorse perché manca un accordo politico. L’appello che mi sento di fare – ha ribadito Tommasi – è quello di mettersi subito al lavoro per trovare una coesione d’intenti e finanziare le infrastrutture previste sul nostro territorio che, tra l’altro, saranno anche necessarie a supportare gli altri investimenti previsti dalla A22. Opere fondamentali per il miglioramento della viabilità che vede Verona come nodo cardine rispetto ai flussi di persone e merci tra il sud Europa e la Germania”.
Nodo Verona Nord.
“Nella finanza di progetto è prevista la realizzazione della terza corsia fino a Modena e la terza corsia dinamica fino al Brennero, con conseguenti interventi sui caselli autostradali e sulle strade di collegamento – ha ricordato Tommasi-. Grande attenzione poi al tema dell’intermodalità, essendo Verona uno snodo cruciale all’imbocco della Brennero. Il nostro obiettivo è, infatti, quello di alleggerire l’autostrada dal traffico pesante sfruttando il tunnel del Brennero e il trasporto su rotaie”.
Traforino.
“C’è ancora margine per rivedere le opere già previste e quantificate in passato, tenuto conto che i tempi cambiano e gli investimenti devono adeguarsi alle attuali esigenze – ha detto il sindaco-. Noi abbiamo la necessità di mettere a terra a stretto giro i 30 milioni di euro già stanziati con l’ultima concessione all’A22, che quando sono stati destinati bastavano per l’intera opera che si sarebbe dovuta realizzare a nord di Verona. Ora, attraverso il progetto preliminare del nuovo Piano di Assetto del Territorio, lavoreremo per dare una risposta alle criticità individuate in merito alla realizzazione del traforino, tenuto conto dell’esigenza di un collegamento che alleggerisca il traffico nella zona a nord della città. Valuteremo tutte le ipotesi, credo che il preliminare del PAT abbia delineato qual è la nostra linea, non c’è ideologia, non ci sono tabù, crediamo che le scelte debbano essere supportate dai dati e dai benefici previsti sia per la cittadinanza che per la mobilità cittadina”.
Europa Verde: “Gara surrettizia”.
Sulla questione interviene Dario Balotta, responsabile trasporti di Europa Verde: “Per il rinnovo della concessione è indetta una gara molto speciale nella quale l’Autobrennero avrà il diritto di vedere le offerte dei concorrenti (ammesso che si trovino) privati o pubblici e di regolarsi di conseguenza rilanciando a piacere”, sostiene Balotta.
“Si apre così – continua – un surrettizio iter di evidenza pubblica che porterà all’assegnazione della nuova concessione cinquantennale. Autostrada del Brennero ha presentato una proposta spontanea di finanza di progetto (maturata negli anni scorsi) messa a gara dal Concedente. Il Mit e il governo si sono adoperati per evitare il bando europeo e andare in soccorso del gestore che deteneva la concessione scaduta da ben 10 anni. Il project financing prevede un maxi piano d’investimenti da 9,2 miliardi di euro tra cui il completamento della rete autostradale con la Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana e per lo sviluppo di hub intermodali. In pratica – conclude Balotta – così verrebbe rinnovato, sotto diversa forma, il meccanismo usato fino ad ora dai concessionari di fare maxi programmi d’investimento (mai eseguiti) per farsi allungare la concessione dallo Stato”.