Verona, Piano per le auto elettriche: previsto un aumento dei punti di ricarica, che dagli attuali 60 diventeranno 402 nel 2030.
Verona si muove nella direzione di favorire la mobilità e le auto elettriche e ibridi plug-in in città. Passi avanti sono infatti in progetto verso i mezzi a zero emissioni. Ovvero quelli che per circolare hanno bisogno non solo di un adeguato numero di punti di ricarica ma anche di una loro omogenea distribuzione sul territorio.
Ad oggi le colonnine pubbliche all’interno del Comune sono una sessantina, gestite da Agsm Aim. Un numero che nei prossimi anni sarà implementato in modo considerevole attraverso una rete di infrastrutture di ricarica a pubblico accesso. In linea con le azioni contenute nel Pums e con le stime di crescita della diffusione dei veicoli elettrici.
In questa direzione va l’approvazione da parte della giunta del Piano della Mobilità elettrica, che stabilisce i criteri per l’installazione, la realizzazione e la gestione delle stazioni e delle colonnine di ricarica, da affidare in gestione sia a enti pubblici che privati.
Il Piano.
Partendo dall’attuale offerta di colonnine e in base alle previsioni dei veicoli immatricolati, il Piano definisce la necessità dei punti di ricarica da qui al 2030, identificati indicativamente in 206 al 2025 per arrivare a quota 402 nel 2030.
“Infrastrutturare le città per accogliere la sfida della mobilità elettrica con una pianificazione generale è fondamentale – afferma l’assessore alla Mobilità Tommaso Ferrari-. Una pianificazione che riguarda sia una omogenea distribuzione dei punti di ricarica sul territorio e sia la dotazione di un corretto mix delle tipologie di ricarica”.