L’astronauta Nespoli atterra a Verona per raccontare la sua battaglia contro il tumore

L’astronauta Paolo Nespoli atterra a Verona per raccontare la sua battaglia contro un tumore.

Martedì 21 maggio, l’astronauta Paolo Nespoli sarà a Verona per partecipare a un evento organizzato dalla Fondazione Italiana Linfomi (FIL). Si tratta di un’organizzazione no-profit dedicata alla cura dei linfomi. Nespoli racconterà le sue straordinarie esperienze spaziali e discuterà sul tema della ricerca con il vice presidente della Fondazione, Carlo Visco, medico, ricercatore e docente a Verona.

L’appuntamento è alle ore ore 21, alla Fucina Culturale Machiavelli (via Madonna del Terraglio, 10). Grazie alla Fondazione Italiana Linfomi (FIL), la città di Verona potrà vivere un momento di incontro e confronto con Paolo Nespoli, un uomo straordinario.     

Nel buio dello spazio ci sono le stelle, nel buio della malattia c’è la ricerca.        

“Per vedere le stelle bisogna passare in mezzo alle difficoltà”. Recita così il famoso motto degli astronauti. “Per aspera ad astra”, una filosofia di vita che l’astronauta italiano ha abbracciato sin da quando, ventottenne e con una carriera avviata, decise di lasciare il suo incarico nell’esercito e riprendere gli studi. Ventidue anni più tardi, nel 2007 arriverà la sua prima missione spaziale a bordo dello Space Shuttle Discovery che lo condurrà sulla Stazione Spaziale Internazionale.  

La malattia di Nespoli.

La Fondazione lo ha conosciuto a seguito della sua diagnosi di linfoma B cerebrale, scoperta nel 2021. Oggi Nespoli è in remissione e ha scelto di diventare testimonial della Fondazione, per far comprendere a tutti l’importanza della ricerca scientifica. Racconterà che le tante sfide che la vita pone, sia nello spazio che nel quotidiano terreno, possono spaventare e talvolta addirittura annichilire, ma vanno affrontate per puntare in alto.

FIL lavora ogni giorno, dal 2010, per donare un futuro a tante persone che affrontano un linfoma. 

linfomi racchiudono diversi tipi di tumori del sangue che prendono origine dalle cellule delle ghiandole linfatiche presenti in tutto il corpo. In Italia colpiscono ogni anno circa 15mila persone, con un’incidenza di 40 nuovi casi al giorno, quasi 2 ogni ora.   

La Fondazione conduce studi in autonomia o in sinergia con altri gruppi di ricerca, con l’obiettivo di migliorare la salute dei pazienti con diagnosi di linfoma. Per farlo collabora con 141 centri di ricerca e cura sparsi sul territorio italiano. Dal 2010 ad oggi la Fondazione ha condotto circa 100 studi e coinvolto oltre 10.000 pazienti.           

Ingresso su prenotazione.

La serata del prossimo 21 maggio con Paolo Nespoli prevede l’ingresso ad offertasu prenotazione, fino ad esaurimento posti, in favore della Fondazione Italiana Linfomi. In qualità di ente del terzo settore, infatti, FIL svolge la sua attività senza fini di lucro e le ricerche che promuove hanno come unico fine quello di migliorare la salute dei pazienti con diagnosi di linfoma.

Per info e prenotazioni cliccare qui.

Patrocinio.

L’evento gode del patrocinio di Comune di Verona, Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata Verona. Università di Verona e Dipartimento di Ingegneria per la Medicina di Innovazione (DIMI) dell’Università di Verona. Rete Ematologica Veneta, Circolo Astrofili Veronesi e del supporto di RGS.

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