Deve assistere la moglie disabile, ma lo trasferiscono a lavorare a Verona.
Trasferito d’ufficio al carcere di Verona, si è opposto al provvedimento perché gli avrebbe impedito di prendersi cura della moglie disabile. È la storia di un dirigente della polizia penitenziaria di Udine. La questione è finita davanti al Tar del Friuli Venezia Giulia, che però ha respinto il ricorso, confermando la legittimità del trasferimento.
Il dirigente ha spiegato che la moglie, con un’invalidità del 50%, necessita di cure regolari, e che il trasferimento avrebbe reso tutto più complicato. Nonostante questo, il Tar ha stabilito che l’amministrazione penitenziaria ha agito correttamente, mettendo al primo posto esigenze di servizio e interesse pubblico.