Numeri da record per l’Arena Opera Festival: oltre 400mila spettatori e una copertura mediatica nazionale e internazionale mai vista prima.
Registra il miglior incasso di sempre la centesima edizione dell’Arena di Verona Opera Festival, per un totale di 33 milioni di euro e un aumento di presenze pari a 59.584 spettatori rispetto al 2022, raggiungendo quota 402.722. Si conferma l’internazionalità della maggior parte del pubblico e quest’anno sono 125 i Paesi di provenienza diversi dall’Italia.
Anche le trasmissioni televisive delle opere di questa edizione – proposte su Rai1, Rai3 e Rai5 – hanno coinvolto un ampio numero di telespettatori, come nel caso dell’Aida inaugurale del 16 giugno trasmessa da Rai Cultura su Rai1, che è stata seguita in diretta da quasi 1,8 milioni di spettatori con oltre il 13% di share in media.
Rilevante il risultato di biglietteria di questa nuova produzione: sold-out per tutti i 20mila posti a disposizione nelle due recite del 16 e 17 giugno. Quest’ultima data ha registrato inoltre un incasso da medaglia d’argento nella storia del Festival, secondo solo al Gala di Plácido Domingo del 2009.
Dato migliore ad oggi anche per quanto riguarda i media nazionali e internazionali: le testate ed emittenti accreditate sono state infatti 285, per un totale di 1434 presenze. E sono stati più di 6mila gli articoli e i servizi dedicati al Festival n. 100 tra web, carta stampata, radio e tv. Per quanto riguarda l’estero, significativa è stata la copertura mediatica sulle principali testate in Francia e nei Paesi di area germanica.
L’edizione 2023 ha poi ottenuto risultati mai visti prima per l’Arena sui social: a fine Festival, i canali Facebook e Instagram hanno raggiunto quasi 47 milioni di contatti, con 16 mila ore di visualizzazioni dei video: la sola pagina Instagram ha raggiunto più di 12 milioni di account, crescendo del 166% rispetto al 2022.
Tante le novità proposte.
Mai così tanti gli eventi speciali proposti, tra cui i debutti di Juan Diego Flórez, impegnato in un Gala, e di Orchestra e coro del Teatro alla Scala diretti dal maestro Riccardo Chailly. Nel corso del 100° Opera Festival, l’Arena ha poi sperimentato l’innovativo progetto di accessibilità e inclusione “Arena per tutti”, che ha permesso ad oltre 700 persone con disabilità di fruire degli spettacoli.
“Esprimo la soddisfazione del Ministero della cultura per i risultati del centesimo festival dell’Arena di Verona”, ha dichiarato il sottosegretario per la cultura Gianmarco Mazzi. “Fondazione Arena rappresenta un modello virtuoso di respiro internazionale sia sotto il profilo artistico che gestionale. Il mio grazie va a tutti i lavoratori, al presidente Damiano Tommasi e alla sovrintendente Cecilia Gasdia, unica donna alla guida di una fondazione lirica che ha dedicato con successo tutta la sua vita artistica e professionale all’arte dell’opera”.
“Vorrei ricordare che l’anno è iniziato col sequestro dell’Arena per la caduta della stella, cosa che non era immaginabile e nemmeno preventivabile”, ha spiegato Damiano Tommasi, sindaco di Verona e presidente di Fondazione Arena. “Ma abbiamo avuto la conferma di avere un pubblico affezionato e di riuscire ad attrarre i migliori e le migliori interpreti del bel canto: è su questo che dobbiamo costruire quello che sarà il futuro dell’opera in Arena. Riguardo all’obiettivo di generare sempre nuovi spettatori, la nuova produzione di Aida è stata sicuramente un buon termometro: all’inizio ha disorientato parecchi appassionati, ma alla fine osare ha premiato”.
Il 100° Festival all’Arena di Verona si è svolto con il doppio patrocinio della Regione del Veneto e del Ministero della cultura, il quale ha anche stanziato un contributo straordinario di 1 milione di euro per la storica ricorrenza delle cento stagioni d’opera in Arena.