I gradoni danneggiati dopo il crollo della Stella nell’Arena.
Il giorno dopo il crollo del basamento interno della Stella di piazza Bra, piombato sui gradoni dell’Arena, a Verona si contano ancora i danni. Anche se è stata la stessa vice sindaca, Barbara Bissoli, a parlare senza tanti giri di parole di “ferita non sanabile”. Al momento l’Arena è chiusa, fino a fine mese, posta sotto sequestro dalla Procura di Verona. Il basamento, uno dei tre enormi pezzi che costituiscono la stella, lungo una decina di metri e pesante qualche tonnellata, il segno sui gradoni l’ha lasciato, eccome. Ma perchè? Errore umano o cedimento di qualche bullone?
Quel che è certo, al momento, è il fatto che la Procura ha aperto un fascicolo per danneggiamento colposo. L’obiettivo è chiaro, individuare eventuali responsabilità in quanto accaduto durante lo smontaggio della stella. Erano due le aziende incaricate da Fondazione Verona per l’Arena: una per la gestione dell’enorme autogru necessaria all’operazione, l’altra incaricata dello smontaggio vero e proprio. Cosa è andato storto? Di questo dovrà accertarsi l’inchiesta della magistratura.
“Grave danno ai gradoni”.
Il Soprintendente Vincenzo Tinè, dopo il sopralluogo, è drastico: “La situazione è di un grande e diffuso grave danno ai gradoni, alla parte del podio dell’euripo, si sono scheggiati tutti gli spigoli in una ventina di metri di settore di cavea, dagli spalti fiuto al podio e alla platea. Stiamo valutando con i nostri tecnici, l’entità e la reversibilità del danno che interessa pietre tra il ‘500 e il ‘600 che non possono essere ricostruiate con lo stucco“.
Ma per ora sembra scongiurato il rischio che l’Arena, o almeno la parte di gradoni danneggiati, non possano essere a disposizione del pubblico in vista della stagione lirica e concertistica.
Sgarbi dice basta.
Nel frattempo, dai palazzi della politica romana si punta il dito su Verona. Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla Cultura, non ci ha pensato due volte a dire la sua. Interpellato sulla questione, ha detto chiaro e tondo che “per il futuro di stelle che pesano 80 tonnellate, alte quasi 100 metri, l’Arena può benissimo fare a meno”. E ha parlato di “errore storico cominciato 38 anni fa”. Riaprendo, di fatto, l’eterno dibattito: qual è il ruolo dell’Arena di Verona? Fino a che punto ci si può spingere, senza rischiare di comprometterne l’integrità?