Ana Verona al fianco dell’ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento, con raccolte fondi e uscite in montagna con i piccoli pazienti.
Si sono riunite oltre 350 persone alla cena solidale e raccolta fondi del gruppo di Novaglie dell’Ana Verona, organizzata sotto il tendone della sagra del Broccolo per aiutare il reparto di oncoematologia pediatrica dell’ospedale della Donna e del Bambino di Borgo Trento con l’acquisto di un monitor multiparametrico.
“Abbiamo chiuso le prenotazioni in una settimana. E molte famiglie ha donato ben più dei 20 euro a persona richiesti per la cena. Obiettivo centrato, dunque, un bel successo che va ad aggiungersi agli altri tre”, commenta Marco Bragantini, capogruppo di Novaglie. “Quello di ieri sera è infatti il quarto appuntamento: in precedenza gli alpini di Novaglie avevano raccolto oltre 10mila euro destinati ai terremotati del sisma che ha colpito l’Italia centrale e all’associazione Il Sorriso arriva subito che ha potuto così acquistare una culla con lampade fototerapiche per la cura dell’ittero neonatale, ora in forze all’ospedale Mater Salutis di Legnago”.
“Solidarietà che si ripete nel tempo”.
“Queste iniziative”, dichiara il presidente dell’Ana Verona Maurizio Trevisan, “hanno il duplice obiettivo di far del bene alla collettività attraverso la raccolta fondi e di riunire gli alpini e le famiglie per momenti conviviali di cui, dopo il periodo del Covid che ha messo a dura prova la sopravvivenza stessa delle nostre baite come luoghi di incontro e confronto, si sente davvero una forte necessità”.
Quella tra l’Ana, i bimbi, le famiglie e il personale sanitario dell’oncoematologia pediatrica, anche attraverso l’associazione Abeo, è un’amicizia nata ancora la scorsa primavera, prima di Pasqua, quando il gruppo Giovani ha portato ai bimbi ricoverati l’Uovo alpino. È poi proseguita a Natale, con la Pandora in dono a tutti i piccoli ricoverati.
E si è concretizzata anche in Lessinia, prima dell’inverno, con una giornata tra pet therapy, la storia e le storie della Grande guerra raccontate nelle trincee del Ridotto del Pidocchio, canti alpini e gnocchi di malga al rifugio Valbella, sopra Erbezzo. E l’iniziativa sarà ripetuta anche nei prossimi mesi.