Amia, Bechis lancia la sfida: “Il nostro obiettivo è portare Verona al 65% di raccolta differenziata”.
Con Verona che fatica a raggiungere percentuali adeguate di raccolta differenziata, Amia ha avviato un piano ambizioso per portare Verona dal 53 ad almeno il 65% entro il 2026. Una sfida che non è solo ambientale, ma anche economica e culturale, e che richiederà il contributo di ogni cittadino. In questa intervista, Roberto Bechis presidente di Amia, spiega obiettivi, strategie e tempistiche per rivoluzionare la gestione dei rifiuti e migliorare la qualità della vita urbana.
Quali sono i principali obiettivi del suo mandato?
“Il principale obiettivo del mio mandato è aumentare drasticamente la raccolta differenziata a Verona. Questo non è solo un obiettivo ambientale, ma un impegno cruciale per la città. Oltre a questo, abbiamo avviato una campagna per migliorare la gestione dei rifiuti e sensibilizzare i cittadini”.
Parliamo del nuovo sistema di raccolta. Che risultati ha portato finora?
“Un esempio concreto è Porto San Pancrazio, dove abbiamo registrato un netto aumento nella raccolta di carta e cartone da imballaggio. Questo risultato è una conferma dell’efficacia del nuovo sistema scelto dall’Ente di Bacino, che mira a trasformare Verona, attualmente la città con la percentuale più bassa di raccolta differenziata in Veneto“.
Perché è così importante migliorare la raccolta differenziata?
“Ci sono due motivi principali. Il primo è ambientale: molti materiali riciclabili, come carta e plastica, finiscono nell’indifferenziato e vengono smaltiti in discarica, con un impatto negativo sull’ambiente. Il secondo è economico: smaltire l’indifferenziata ha un costo elevato, mentre i materiali differenziati, come carta, plastica e vetro, possono essere venduti, generando entrate. Attualmente Verona produce 60 mila tonnellate di indifferenziata all’anno. Questo è ben al di sotto del minimo del 65% di raccolta differenziata richiesto per evitare sanzioni regionali. Portare Verona a questo livello significherebbe risparmiare oltre un milione di euro l’anno e ridurre notevolmente l’impatto ambientale”.
Perché i veronesi sono così poco attenti alla raccolta differenziata?
“In passato non è stata fatta una scelta coraggiosa da parte delle amministrazioni per cambiare il sistema di raccolta. Noi, invece, crediamo in questo progetto, anche a costo di essere impopolari. Cambiare le abitudini quotidiane dei cittadini è sempre una sfida, ma è indispensabile”.
Ci sono veronesi più attenti?
“Attualmente, dove il sistema porta a porta è già attivo, come nella cintura della città, si supera il 70% di raccolta differenziata. Con il nuovo sistema misto arriviamo al 65%-68%. Purtroppo nelle aree con i cassonetti tradizionali si scende al 40%-43%. È qui che dobbiamo intervenire”.
Come sarà esteso il sistema adottato a Porto San Pancrazio?
“A marzo partiremo con la sesta circoscrizione, dove introdurremo il porta a porta per carta e plastica, cassonetti ad accesso controllato per umido e indifferenziata (con tessera o app), mentre per il vetro manterremo il sistema attuale. L’indifferenziato avrà bocche più piccole per incoraggiare una corretta separazione. L’obiettivo non è essere ossessivi, ma focalizzarci sull’importanza di separare correttamente carta, plastica e umido. Per aiutare i cittadini, mettiamo a disposizione un “Dizionario dei rifiuti” consultabile sul sito di Amia“.
Come sarà organizzato il porta a porta nei condomini?
“Il porta a porta sarà esteso a tutta la città, escluso il centro storico. Per i condomini con più di 5 o 6 famiglie forniremo bidoni condominiali gratuiti. Sarà responsabilità del condominio portarli fuori per la raccolta e riposizionarli all’interno. Per l’umido e l’indifferenziata continueremo con i cassonetti ad accesso controllato”.
Quali sono le tempistiche del progetto?
“Dopo la sesta circoscrizione, interverremo su quarta e quinta. Per il centro storico ci saranno due fasi: prima per le attività commerciali e poi per le utenze familiari. L’obiettivo è completare l’intera città entro la fine del 2026“.
E per quanto riguarda il verde urbano?
“Gestiamo il verde pubblico secondo quanto previsto dal contratto con il Comune. La salute degli alberi a Verona è buona, grazie a un monitoraggio continuo. Gli alberi vengono abbattuti solo se rappresentano un rischio per la sicurezza, anche se esteticamente sembrano sani. Effettuiamo controlli visivi e, quando necessario, incarichiamo aziende specializzate per analisi approfondite”.
L’aspetto societario ha inciso sul progetto?
“Negli ultimi due anni, Amia ha lavorato per diventare una società “in house”, gestendo direttamente i rifiuti e il verde di Verona. Questo processo ha richiesto l’acquisto di Amia Vr, completato il 29 novembre 2023. Per garantire stabilità e rispetto delle regole regionali, sono stati firmati contratti di affidamento: 15 anni per la gestione dei rifiuti e 5 anni per il verde. Questi contratti sono fondamentali per evitare sanzioni e per permettere a Amia di fare grandi investimenti, come l’acquisto di nuovi automezzi e cassonetti ad accesso controllato. Ora è in corso una fusione inversa: la holding verrà assorbita in Amia Vr, che resterà l’unica società operativa. Parallelamente, grazie al nuovo regolamento comunale, Amia introdurrà obblighi per i cittadini, come il ritiro della tessera o dell’app per i cassonetti, e assumerà cinque ispettori ambientali”.
Quali saranno le mansioni degli ispettori ambientali?
“Gli ispettori ambientali rappresentano una novità fondamentale nel piano di Amia per migliorare la gestione dei rifiuti a Verona. Si tratta di cinque figure specializzate, dipendenti di Amia, formate attraverso un corso presso la polizia locale e riconosciute come pubblici ufficiali dal sindaco. Il loro compito principale sarà vigilare sul corretto utilizzo dei cassonetti, fornire informazioni ai cittadini e, se necessario, sanzionare chi non rispetta le regole. L’obiettivo è ridurre il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti e migliorare l’efficacia del nuovo sistema di raccolta differenziata, promuovendo un maggiore senso di responsabilità civica”.
Ha un messaggio per i cittadini di Verona?
“Chiedo a tutti i cittadini di collaborare per migliorare la raccolta differenziata. È un gesto semplice, ma fondamentale per il nostro ambiente e per la città. Riciclare non è solo un dovere civico, ma un’opportunità: oltre il 90% della plastica, il 98% del vetro e il 90% della carta raccolti vengono riutilizzati. Se raggiungiamo il 65% di raccolta differenziata entro il 2026, potremo risparmiare 6 mila tonnellate di rifiuti all’anno, riducendo l’impatto ambientale e liberando un milione di euro da investire in servizi per la città”.