La soluzione per gli allagamenti a Veronetta: sistemare l’impianto di raccolta acque piovane.
Una soluzione definitiva contro gli allagamenti a Veronetta è stata scritta nel progetto d’intervento di Comune e Acque veronesi che, con un investimento di 4,5 milioni di euro, consentirà il complessivo rafforzamento del sistema di raccolta delle acque piovane nei punti critici presenti fra le vie XX Settembre, N. Mazza e Campofiore.
Il progetto in fase di definizione, che rientra fra gli interventi finanziati dal piano nazionale della Protezione civile per la riduzione del rischio allagamenti attraverso la Regione, ha infatti l’obiettivo di mettere fine ai problemi venutisi a generare in questa zona, in particolare negli ultimi anni, in caso di forti acquazzoni.
Il progetto e le modalità d’intervento.
Il quartiere compreso tra Porta Vescovo e l’Adige, passando per via XX Settembre e la zona universitaria, ha purtroppo visto intensificarsi i fenomeni alluvionali e le conseguenti situazioni di allagamento, che hanno messo in luce l’inadeguatezza della storica rete di raccolta e scarico delle acque.
Acque Veronesi ha in fase di completamento un progetto che consentirà di alleggerire la portata di acque meteoriche della zona di Veronetta.
Si tratta della realizzazione, a monte di via Museo, di una nuova condotta per captare il carico proveniente da Porta Vescovo e convogliarlo direttamente in Adige. Questa soluzione, che tramite tecnologia microtunnelling poserà la tubazione a circa 6 metri di profondità, consentirà di alleggerire con un nuovo scarico in Adige, su via S. Francesco. E’ inoltre prevista una linea di “troppo pieno” per raccogliere le acque all’interno del Bastione Campo Marzio oltre le mura scaligere. I lavori, che procederanno con una cantierizzazione su più fasi, avranno una durata di circa due anni, con l’avvio dei primi interventi dalla metà del 2023.
L’obiettivo è una soluzione definitiva al problema.
“Una soluzione definitiva contro gli allagamenti a Veronetta”, sottolinea il sindaco Federico Sboarina. “E’ questo l’obiettivo che ci siamo prefissati e a cui arriveremo concretizzando in questa parte della città un complessivo rafforzamento dello storico sistema di raccolta delle acque piovane, nei punti critici presenti fra le vie XX Settembre, N. Mazza e Campofiore.
Negli ultimi anni, a causa di eventi meteorologici improvvisi, verificatisi sotto forma di vere e proprie “bombe d’acqua”, alcune zone della città hanno avuto problemi di allagamenti a causa di un sistema di raccolta della acque troppo vecchio e sul quale non sono mai stati previsti interventi strutturali di miglioramento. In questo quinquennio amministrativo ci siamo attivati per risolvere definitivamente diverse problematiche. Un esempio sono i lavori che a breve termineranno su Porta Borsari e il prossimo intervento che riguarderà, appunto, via XX Settembre, che rientra nei 15 milioni di fondi stanziati dalla Protezione civile nazionale e dalla Regione Veneto”.