Verona, il consiglio comunale lascia invariata l’aliquota Imu.
Aliquote Imu invariate anche per il 2021 e confermati i valori delle aree fabbricabili. E’ quanto deciso dal consiglio comunale di Verona, con l’approvazione, 24 voti favorevoli e 10 contrari, per l’anno in corso, delle aliquote dell’imposta comunale sugli immobili. Restano esenti dal pagamento dell’Imu le abitazioni principali e le fattispecie ad esse equiparate, ad eccezione delle categorie di lusso A/1, A/8, A/9 alle quali è applicabile l’aliquota del 6,0 per mille e la detrazione di 200 euro. Anche per l’anno in corso è confermata una aliquota ordinaria pari all’11,4 per mille.
A negozi e botteghe, laboratori per arti e mestieri, teatri e cinema, alberghi, fabbricati industriali, fabbricati commerciali, si confermare l’aliquota pari al 10,6 per mille. In caso di utilizzo diretto da parte del proprietario l’aliquota da corrispondere è pari al 9 per mille. Aliquota ridotta al 9,4 per mille, invece, per i proprietari di botteghe storiche iscritte nell’omonimo Albo del Comune di Verona. Per le abitazioni locate a canone concordato l’imposta dovuta è calcolata sulla base delle diverse aliquote spettanti ed ulteriormente ridotta del 25%, previa presentazione dell’attestato di rispondenza al canone.
“Si conferma quanto deliberato nel corso del 2020 a seguito della riforma delle aliquote – spiega l’assessore ai Tributi Francesca Toffali – che, dallo scorso anno, ha eliminato la Tasi, la tassa che andava a finanziare i servizi indivisibili, accorpandola, di fatto, nell’Imu. Resta esente dal pagamento dell’Imu la prima casa, eccetto si tratti di beni di lusso; e ne risulta esente anche una sola pertinenza accatastata con l’abitazione principale, come un garage, una cantina o una soffitta”.
Contrarietà è stata espressa dai gruppi consiliari di opposizione Pd, Traguardi Verona, Sinistra in Comune, Fare Verona, Lista Tosi che, unitamente, hanno evidenziato la mancanza di soluzioni in grado di andare incontro alle nuove necessità della comunità veronese, gravemente penalizzata in ambito economico e sociale a causa della pandemia. Andava fatto uno sforzo maggiore, con modifiche nelle aliquote che potessero dare un sostegno effettivo ai cittadini.