Don Ambrogio insiste sulla “troppa frociaggine in Comune” e difende la sua posizione, ma è polemica. + Europa: “Omofobo e misogino”.
Don Ambrogio Mazzai, noto anche come don TikTok, dopo la bufera scatenata dalle sue parole sulla “troppa frociaggine in Comune a Verona“, torna sulla questione albero di Natale fucsia davanti alla sua chiesa, quella dello Spirito Santo di via Magellano a Verona, quartiere Navigatori.
“E’ stato fatto dall’amministrazione comunale che ha voluto abbellire questo luogo con questa opera d’arte, realizzata con i soldi delle nostre utenze – sostiene con malcelata ironia don Ambrogio nel suo nuovo post, ovviamente su TikTok -. Ma forse sarebbe stato meglio fare un bel presepe, che è un modo molto bello per prepararsi al Natale”. Insomma, nessuna marcia indietro da parte del parroco. Anzi.
+ Europa Verona: “Uscita omofoba e misogina”.
E la polemica in città non si smorza. Sulla questione interviene anche +Europa Verona: “Già l’uscita improvvisa di papa Francesco sulla “frociaggine” aveva a dir poco sconcertato credenti e non credenti. Se ora il linguaggio omofobo arriva da un semplice sacerdote tiktoker alla ricerca di sempre maggiore visibilità, la questione diviene ancor più grave. Non si tratta solo di un’inaccettabile discriminazione nei confronti della comunità LGBTQ+ ma anche verso le donne secondo lo stereotipo trito e ritrito che il mondo femminile, si indentificherebbe con il colore rosa, così gli omosessuali. Don Ambrogio Mazzai con il suo sondaggio social è riuscito ad abbinare omofobia a misoginia, impresa non da poco”.
Il don: “Scandaloso che l’albero sia pagato con soldi pubblici”.
Ma lui, don Ambrogio, non arretra di un millimetro: “Ci vuole veramente qualche difficoltà per attribuirmi un pensiero omofobico” ha dichiarato intervenendo a Calibro 8, su Radio Cusano Campus. Il parroco ha difeso la sua posizione, spiegando: “Si tratta di un sondaggio popolare che cita esattamente ciò che le persone mi hanno detto e che è stato confermato da migliaia di risposte. La mia priorità è che ogni decorazione sia coerente con il contesto in cui è posta, oltre a essere esteticamente piacevole. Questo albero non lo è, e per di più è stato pagato con soldi pubblici: trovo che questo sia molto grave e scandaloso”.
Sulla richiesta di ritirare il termine “frociaggine,” usato nel sondaggio, il sacerdote ha precisato: “Non c’è nulla di offensivo: è una citazione ironica, e chi si sente offeso dovrebbe farsi un esame di coscienza. È semplicemente un’espressione popolare che riflette il sentimento di molte persone”.