Verona, due Daspo e tre avvisi orali per i cinque giovani di estrema destra identificati come autori dell’agguato alla Festa in Rosso.
Due Daspo e tre avvisi orali per i cinque giovani di estrema destra identificati come autori dell’aggressione alla Festa in Rosso. L’agguato fascista alla Festa in Rosso a Quinzano era accaduto durante la notte del 18 luglio: un gruppo di giovani – già noti per essere stati coinvolti nelle aggressioni perpetrate a dicembre nei confronti di alcuni tifosi del Marocco scesi in strada per festeggiare la vittoria della propria nazionale di calcio – si erano resi responsabili di un agguato durante la celebrazione della “Festa in Rosso – Festa del partito della rifondazione comunista”.
Cinque i soggetti che nell’occasione erano stati immediatamente fermati e identificati dalle Volanti: agli stessi, in questi giorni, il Questore – tramite la locale Divisione Anticrimine – ha notificato due Daspo fuori contesto (della durata di diciotto mesi) e tre avvisi orali. I destinatari di quest’ultima, più grave, misura di prevenzione, infatti, riportano già a loro carico precedenti specifici per reati contro la persona, sempre a sfondo razziale.
I provvedimenti sono stati emessi poiché, quella notte, i cinque giovani si erano resi responsabili di una aggressione, a volto travisato e armati di bastoni, nei confronti di altre persone nel corso della “Festa in Rosso” organizzata dal partito politico di Rifondazione Comunista. Già in quell’occasione, gli autori erano stati immediatamente identificati dalle Volanti e denunciati per i reati di lesioni aggravate, violenza privata, porto di oggetti atti ad offendere e travisamento in pubblica via.