Affitti brevi a Verona, un quarto delle strutture non sono in regola: multe salate

Affitti brevi a Verona: un quarto delle strutture non sono in regola. Multe salate in arrivo.

Con l’avvicinarsi del 1° gennaio 2025, data in cui entreranno in vigore le nuove normative per gli affitti brevi, emerge una situazione complessa per molte strutture turistiche in Italia, in Veneto e a Verona. Il decreto legge prevede infatti che tutte le unità immobiliari destinate a locazione turistica debbano dotarsi del Codice Identificativo Nazionale (CIN), soddisfare requisiti minimi di sicurezza e presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune di riferimento. Però i dati mostrano un notevole ritardo nel processo di adeguamento.

Verona, una provincia virtuosa ma non ancora al completo.

A livello nazionale, il 36,44% delle strutture è ancora privo di regolarizzazione. In Veneto, su 58.872 strutture registrate, solo il 61% ha completato l’iter richiesto. Tra le province venete, Verona si distingue come la più virtuosa con il 76% delle strutture già in regola, pari a 9.164 su un totale di 11.970. Ciò significa che una struttura su quattro nella provincia non ha ancora adempiuto agli obblighi.

Le altre province venete presentano percentuali inferiori, come Treviso con il 69%, Padova con il 65%, Belluno con il 61% e Vicenza con il 58%. Il caso più critico è Venezia, dove solo il 56% delle strutture è regolarizzato, lasciando oltre 13.000 unità fuorilegge. Rovigo chiude la classifica regionale con appena il 49% di conformità.

Le sanzioni: pesanti multe e rimozione degli annunci.

Secondo l’avvocato Gennaro Sposato dello studio interdisciplinare Rödl & Partner, le conseguenze per chi non rispetterà le normative sono severe. “L’assenza del CIN comporta sanzioni pecuniarie da 800 a 8.000 euro, mentre la mancata esposizione del codice può costare dai 500 ai 5.000 euro, con la contestuale rimozione dell’annuncio irregolare”. Inoltre, la mancata dotazione di dispositivi di sicurezza come rilevatori di fumo ed estintori comporterà multe che possono variare da 600 a 6.000 euro per ciascuna violazione accertata.

Un ulteriore obbligo riguarda la presentazione della Scia per chi opera in forma imprenditoriale, pena una multa che può raggiungere i 10.000 euro, in base alla dimensione dell’immobile.