Cittadinanzattiva: “A Verona costi dell’acqua in aumento e dispersione idrica al 34,9%”.
Veneto, Verona e la gestione dell’acqua: secondo Cittadinanzattiva la spesa media per la bolletta idrica in Veneto nel 2024 ha raggiunto i 459 euro per famiglia, con un aumento del 5,5% rispetto al 2023. Anche Verona ha visto una crescita del 5,8%, attestandosi su una spesa annua di 415 euro per un consumo medio di 182 metri cubi d’acqua. Tuttavia, il dato si riduce a 331 euro se si scende a 150 mc annui, con un risparmio di 84 euro.
Verona tra costi e sprechi.
Il XX Rapporto di Cittadinanzattiva sul servizio idrico integrato evidenzia notevoli differenze di costo tra le province venete: Rovigo è la più cara (547 euro), mentre Venezia risulta la più economica (389 euro). Verona si posiziona a metà classifica, con una spesa più elevata rispetto a Belluno (416 euro) ma inferiore a Vicenza (526 euro).
Se il costo dell’acqua continua a salire, resta preoccupante anche il fenomeno della dispersione idrica, ovvero la quantità d’acqua che viene persa nel tragitto tra gli impianti di distribuzione e le utenze finali. A Verona, la percentuale di dispersione si attesta al 34,9%, un dato vicino alla media regionale del 35,5%, ma comunque critico se confrontato con Treviso, che registra la migliore performance con solo il 18,4% di dispersione.
Una gestione sempre più complessa.
Il problema della gestione dell’acqua riguarda tutta l’Italia: il 42,4% dell’acqua immessa nella rete nazionale viene disperso, con punte drammatiche in regioni come Basilicata e Abruzzo, dove più del 60% dell’acqua va persa prima di arrivare ai cittadini.
Oltre agli sprechi, pesano anche le differenze tariffarie tra le varie regioni italiane: se in Veneto la media è di 459 euro, in Toscana si arriva a 748 euro, mentre in Molise ci si ferma a soli 234 euro. Verona, pur non rientrando tra le province più costose d’Italia, deve comunque affrontare un problema crescente di investimenti nella rete idrica per ridurre le perdite e migliorare il servizio.
Verona in linea con la media nazionale.
Secondo i dati Istat, l’86,4% delle famiglie italiane si dichiara soddisfatto del servizio idrico, anche se il 13,6% segnala problemi e disservizi. La qualità dell’acqua del rubinetto resta un tema controverso: una famiglia su quattro in Italia non si fida a berla, preferendo l’acqua in bottiglia, una tendenza che si riflette anche a Verona.