Firmato l’accordo tra l’università di Verona e Terre di Fumane: i progetti saranno intitolati alla memoria di Franco Allegrini e di Roberto Ferrarini.
Nasce la collaborazione tra l‘università di Verona e la società consortile agricola Terre di Fumane, per favorire la ricerca nel settore vitienologico e in particolare l’innovazione nelle tecniche di appassimento delle uve destinate alla produzione di Recioto e Amarone. L’accordo è stato siglato martedì a villa Lebrecht dal rettore Pier Francesco Nocini e dall’amministratore unico di Terre di Fumane Davide Ugolini.
Grazie alla nuova sinergia gli studenti dell’ateneo potranno usufruire di finanziamenti per progetti mirati e concordati con Terre di Fumane. L’obiettivo è, infatti, il potenziamento della ricerca nel settore per migliorare ulteriormente il servizio reso alle aziende agricole di una delle zone d’Italia, la Valpolicella, con più elevata vocazione alla produzione di vini di qualità.
Franco Allegrini e Roberto Ferrarini, fautori della nascita dell’azienda.
I progetti saranno intitolati alla memoria dell’imprenditore vitivinicolo Franco Allegrini, che è stato amministratore di Terre di Fumane dalla costituzione fino alla sua scomparsa nell’aprile 2022, e di Roberto Ferrarini, scomparso nel 2014, già docente di enologia all’università di Verona, che sono stati i due fautori della nascita e del successo di Terre di Fumane, il primo con la sua intraprendenza imprenditoriale e il secondo con la lungimiranza dei suoi studi sull’appassimento avviati già negli anni Ottanta del secolo scorso. A lui è intitolata un’aula a Villa Lebrecht, sede del corso di laurea in viticoltura ed enologia dell’università.
L’accordo, che arriva mentre è avviato il percorso di riconoscimento dell’appassimento delle uve della Valpolicella come patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco, vuole mettere a sistema i risultati e le opportunità nate grazie a numerosi anni di collaborazioni tra docenti dell’università e Terre di Fumane. Una collaborazione andata avanti per anni proprio nella figura di Roberto Ferrarini.
Terre di Fumane, oltre a finanziare progetti, mette a disposizione dell’ateneo gli spazi e le proprie strutture, tecnologicamente all’avanguardia e implementate in anni di ricerca, per poter sviluppare conoscenze e competenze nel settore vitivinicolo in generale e in quello dell’appassimento in particolare, oltre che creare nuove occasioni di formazione.