Sottoscritto un accordo tra l’Università di Verona e l’Isim, con lo scopo di riciclare i rifiuti del marmo.
Verona rafforza la sua posizione nel settore del marmo e della pietra sostenibile, grazie all’accordo tra l’Università e l’Istituto Internazionale del Marmo (Isim). Il progetto, sottoscritto il 21 febbraio in Sala Barbieri a Palazzo Giuliari, segna l’inizio di una collaborazione strategica. Si tratta di un percorso di ricerca e sviluppo di soluzioni innovative nel settore lapideo, con un occhio di riguardo all’economia circolare.
L’obiettivo è quello di sviluppare processi e prodotti tecnologicamente avanzati che abbiano un impatto positivo sull’ambiente, sull’economia e sul territorio. Il primo passo concreto sarà la realizzazione di una tecnologia innovativa per il riciclo degli scarti lapidei, attualmente destinati alle discariche.
La firma dell’accordo ha visto la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni locali e delle principali aziende del settore lapideo. Questo sottolinea l’importanza strategica di questa collaborazione per il territorio e per il settore a livello nazionale e internazionale.
Il progetto di punta di questa nuova partnership è il Verona ZSW (Zero Stone Waste), un centro di ricerca applicata per la valorizzazione dei rifiuti della lavorazione del marmo e del granito. Questo progetto, nato in collaborazione con l’Isim e Confindustria Marmomacchine, si propone di sviluppare tecnologie innovative per il riciclo dei materiali lapidei, riducendo così i consumi energetici e le emissioni di Co2.