Wolfgang Abel e Marco Furlan: i tanti misteri ancora irrisolti del caso Ludwig.
Wolfgang Abel e Marco Furlan: i tanti misteri ancora irrisolti del caso Ludwig che “Wolfi”, si porterà nella tomba. Infatti il protagonista di una delle vicende criminali più sconvolgenti degli anni ’70 e ’80, è scomparso all’età di 65 anni. Da tre anni Abel era in coma in seguito a una caduta nella sua casa di Arbizzano, e si è spento all’ospedale Sacro Cuore di Negrar. Insieme a Marco Furlan, Abel fu il principale responsabile della serie di crimini firmati con il nome “Ludwig”, un sodalizio che tra il 1977 e il 1984 gettò terrore in vari luoghi.
Misteri.
La vicenda di Ludwig resta avvolta da segreti e domande senza risposta. Alcuni crimini, come il terribile incendio al Sex Club di Amsterdam, non sono mai stati chiariti del tutto. Fu Abel a commettere l’orrendo crimine o si attribuì la colpa per delirio di onnipotenza? Questo lo sa solo lui. Noi non lo sapremo mai. La sua morte lascia chiusa una parte di questa storia complessa e tormentata, che ha segnato profondamente Verona e le altre comunità toccate dalla tragedia.
Marco e Abel, due bravi ragazzi di buona famiglia.
La coppia si conobbe sui banchi del liceo Fracastoro di Verona, e quel legame si trasformò rapidamente in un progetto oscuro e violento, alimentato da ideologie estremiste e convinzioni di superiorità morale. I due furono condannati a 27 anni di carcere con l’attenuante della semi-infermità mentale, pena che concesse loro alcuni benefici nel tempo. Furlan, in prigione, continuò i suoi studi fino a laurearsi e dichiarò il proprio pentimento, mentre Abel ha sempre sostenuto la propria innocenza.
I crimini.
Tra i crimini attribuiti al duo, ci sono alcuni dei fatti più tragici dell’epoca. Nel 1978, un incendio al santuario di Monte Berico, a Vicenza, causò la morte di un frate, aggredito brutalmente insieme a un custode. L’anno seguente, a Verona, un giovane senza fissa dimora perse la vita dopo che l’auto in cui dormiva fu data alle fiamme. Altri episodi sconvolgenti furono l’incendio di un cinema a luci rosse a Milano, dove sei persone morirono e 32 rimasero ferite, e l’aggressione mortale a un prete a Trento.
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La lunga scia di violenza si concluse nel 1984 con un tentato incendio al Dancing Melamara di Castiglione delle Stiviere, Mantova. La strage fu fortunatamente evitata grazie alla resistenza del pavimento ignifugo e al pronto intervento di un addetto. Questo evento segnò la fine della libertà per Abel e Furlan, arrestati quella stessa sera.