I voti della Regione alla sanità veneta: bene l’Azienda ospedaliera, malino l’Ulss 9

Promossi e bocciati tra i direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere del Veneto.

La Regione Veneto ha dato i voti ai direttori generali delle aziende sanitarie, sulla base dei risultati e degli obiettivi raggiunti: bene l’Azienda ospedaliera di Verona, l’Ulss 9 invece non brilla particolarmente. La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, ha infatti approvato le valutazioni di sua competenza per quanto riguarda il raggiungimento degli obbiettivi dei direttori generali delle aziende sanitarie e ospedaliere, dello Iov e di Azienda Zero nell’anno 2021, riferite alla garanzia dei livelli essenziali di assistenza e al rispetto dei vincoli di bilancio. Contestualmente ha preso atto della loro valutazione complessiva, comprendente anche quella espressa dalle Conferenze dei Sindaci e dalla Quinta Commissione consiliare.

Nella valutazione dei direttori generali, alla giunta regionale spetta l’attribuzione massima di 60 punti su 100 per ciascuna delle Ulss e di 80 punti su 100 per le aziende ospedaliere universitarie di Padova e Verona e per lo Iov-Ircss.  A questa assegnazione vanno aggiunti 40 punti nel primo caso e 20 nel secondo equamente espressi (in misura fino a 20 e fino a 10) dalle Conferenze dei Sindaci e dalla Commissione consiliare competente. Sommati i tre giudizi, per il 2021, il quadro complessivo delle valutazioni deliberate è il seguente: brilla l’Azienda ospedaliera di Verona, mentre l’Ulss 9 Scaligera arranca nelle ultime posizioni.

“Il 2021 non è stato un anno facile nella gestione di un’azienda sanitaria od ospedaliera, ancora condizionata fortemente dal contrasto al contagio da Coronavirus e dalle restrizioni e dai rallentamenti che ha comportato – ha detto l’assessore Lanzarin -. Nell’approccio alla valutazione è stato previsto anche l’obiettivo di gestire gli effetti che la pandemia ha avuto sul sistema sanitario e, di conseguenza, anche quello di riattivare le attività sospese o ridimensionate. Importanza è stata data al recupero delle liste di attesa, alle coperture vaccinali in generale, all’implementazione di supporti di telemedicina nelle attività distrettuali”.

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