Zaia: “In Veneto dichiarato lo stato di crisi per il maltempo”.
Il Veneto ha dichiarato lo stato di crisi per il maltempo. “I dati sulla piovosità delle ultime ore sono particolarmente elevati tanto da essere paragonabili a quelli dell’alluvione del 2010 e di Vaia. La situazione risulta critica a Vicenza, nel vicentino lungo il Bacchiglione e il Retrone, ma le previsioni indicano che la situazione è in miglioramento. Per tutto questo ho firmato il decreto sullo stato di crisi ed è stata istituita l’unità di crisi che sarà presieduta dall’assessore Bottacin. La situazione è sotto controllo e lo possiamo dire grazie a tutte le opere che abbiamo realizzato dal 2010 in avanti. Faccio solo un esempio: grazie all’attivazione di bacini di Montebello, Caldogno e Orolo abbiamo evitato che oltre 3 milioni di metri cubi di acqua invadessero Vicenza”.
Lo ha detto questa mattina il presidente della Regione Luca Zaia nel punto stampa durante il quale è stato fatto il punto della situazione sul maltempo che da ieri si sta abbattendo sul Veneto. Nell’occasione il presidente ha ringraziato tutti volontari e il personale tecnico, oltre un migliaio le persone che stanno lavorando in queste ore.
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Il muretto di Soave.
“In questi anni, dal 2010, abbiamo realizzato tantissime opere che oggi ci permettono di guardare con più tranquillità alle previsioni del tempo – ha precisato Zaia –. Sto parlando del bacino di Caldogno, di viale Diaz, di quello sull’Orolo e tanti altri. Ricordo il muretto di Soave per il quale abbiamo fatto delle vere e proprie battaglie ma che oggi garantisce di mettere in sicurezza quel territorio. Abbiamo realizzato 13 bacini dei 23 previsti, molti sono i cantieri aperti e presto ne saranno completati altri. Ci serve ancora un miliardo di euro per realizzare altre opere, determinanti in caso di eventi con precipitazioni così elevate”.
Fenomeni in attenuazione.
“I fenomeni dovrebbero attenuarsi nelle prossime ore – ha spiegato Gianpaolo Bottacin, assessore alla protezione civile della Regione del Veneto – e dovremmo andare verso la normalità anche nelle aree più critiche che sono quelle del vicentino, lungo il Bacchiglione e Retrone, qualche problema c’è stato lungo il Bisato. La sala operativa è attiva h24 e siamo in contatto con i vigili del fuoco. Ricordo che dopo il 2020 abbiamo realizzato in Veneto opere di difesa idrogeologica per 3,5 miliardi di euro, 2.527 sono i cantieri di difesa del suolo aperti solo negli ultimi 3 anni. E abbiamo investito anche in manutenzione con 40 milioni di euro l’anno dedicati. Molto è stato fatto e molto resta da fare, ma possiamo dire di avere investito moltissimo in opere di difesa idraulica”